Rimini, 29 aprile 2013 - Blitz dei carabinieri del comando provinciale di Rimini contro la camorra attiva nella zona della riviera romagnola: arrestate 20 persone e sequestrati beni per milioni di euro tra cui anche due night club. Sono il Lady Godiva, aperto da piu’ di 30 anni al piano terra del Grand Hotel di Rimini a Marina Centro, e il Perla al piano terra di un hotel 4 stelle sul lungomare di Riccione. Il Lady Godiva, tra l'altro, era gia’ finito in un’inchiesta della Procura di Rimini ed era stato sequestrato nel maggio del 2011 in un’indagine per usura.

L’operazione ‘Mirror’ e’ scattata dalle prime ore del mattino. Sono stati impiegati 120 carabinieri del comando provinciale. Le 21 misure cautelari, di cui 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere o ai domiciliari, sono state emesse dall’ufficio gip del tribunale di Rimini, nei confronti di appartenenti a un’associazione per delinquere, composta nella quasi totalita’ da italiani provenienti dall’area del crimine organizzato campano.

Alcuni tra gli arrestati hanno precedenti specifici per associazione mafiosa, dedita alla commissione di reati tra cui di estorsione, rapina e truffa. Per otto di loro e’ stata riconosciuta l’associazione a delinquere di tipo mafioso. L’indagine ha fatto emergere un articolato sistema di riciclaggio del denaro, provento delle attivita’ illecite tra cui estorsioni e rapine, mediante l’intestazione fittizia, attraverso ricorso a prestanomi, di 18 societa’ per le quali si sta procedendo al sequestro per la successiva confisca.

Il sequestro e’ stato esteso ad altri beni mobili e immobili tra cui un bar di Bellaria Igea Marina, il Golden Nugget (di un 35enne riminese finito ai domiciliari), 10 auto e 3 moto; e poi 40 conti corrente, depositi e cassette di sicurezza facenti capo agli indagati e considerati quali beni strumentali. In particolare sono stati sequestrati anche i due night club sopracitati e molto noti a Rimini e Riccione, le cui societa’ di riferimento sono nel 100% delle quote proprieta’ di tre prestanome, anch’essi colpiti da provvedimento di cattura. Il valore dei beni immobili e societari sequestrati supera i cinque milioni di euro, mentre e’ in via di definizione il valore complessivo dei conti correnti.

Destinatario di una misura interdittiva della libera professione anche un avvocato penalista della zona. Accertate infine estorsioni ai danni di imprenditori.

Per ciò che invece riguarda le intimidazioni, sono state accertati almeno 5 episodi estorsivi, da parte del clan dei napoletani ai danni di imprenditori romagnoli. Due gli episodi particolarmente cruenti descritti.
In un primo caso viene descritto il pestaggio di un noto imprenditore di Ravenna del settore informatico, convocato a Rimini per un appuntamento in un centro all’ingrosso. In pieno giorno, l’imprenditore viene prima minacciato e poi pestato a sangue dagli ‘spalloni’ del capo clan, ossia ‘zio Mario’, al fine di convincerlo a pagare o dare un impiego a uno dei riminesi arrestati e a sua volta indebitato con il clan. L’imprenditore pero’ una volta a Ravenna denuncia tutti.
 

Un altro episodio agli atti degli inquirenti e’ quello in cui la vittima designata è un pugliese inseguito per un intero pomeriggio e poi picchiato in pieno centro a Cattolica davanti ad un bar e sotto gli occhi di diversi testimoni. Il pugliese doveva essere convinto a non mettere all’incasso un assegno. A fare da ‘picchiatori’ per ‘Zio Mario’ c’erano tre persone, di cui una vicina alla famiglia Licciardi di Secondigliano.
 

Sono sempre loro che ad un certo punto riescono ad aggiudicarsi il 70% della societa’ che gestisce il night ‘Lady Godiva’’ di Rimini comprandolo dal prestanome di cui si serviva - secondo gli inquirenti -. I carabinieri di Rimini sono arrivati sulle tracce del clan di ‘’zio Mario’’ a fine 2011, quando a novembre era stato effettuato l’arresto di alcuni soggetti per traffico di droga e di armi.
 

‘’L’operazione ‘Mirror’ dimostra per l’ ennesima volta che non siamo piu’ al cospetto di semplici infiltrazioni, ma di fronte ad un vero tentativo di radicamento nel territorio della malavita’’, ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ringraziando le forze dell’ordine.