Rimini, 2 maggio 2013 - L’immagine di un bimbo che piange e lo slogan traducibile così: “Alcuni bambini sono costretti a passare l’estate in Italia”. La campagna pubblicitaria di un parco divertimenti svedese- il Liseberg Amusement Park di Goteborg- oltre a scatenare la rete, scatena anche Rimini. “Ho scritto questa mattina al neo Ministro del Turismo, Massimo Bray”, fa sapere l’assessore provinciale al turismo di Rimini, Fabio Galli, che parla di messaggio “esplicito e rozzo” alla faccia della “leale concorrenza e sana competizione”.
 

Galli ricorda le proteste ufficiali del governo greco, altra meta mediterranea presa di mira dalla campagna svedese, che ha ottenuto il ritiro di una parte della campagna, rimasta peròmassiccia con manifesti in tutte le città scandinave. Galli ammette che il segmento svedese sul totale degli arrivi esteri nella Riviera di Rimini “è ormai marginale, riducendosi (dati 2012) a 7.417 unità e 37.940 presenze. Ma, al di là di questo, l’incredibile e irritante episodio mette in rilievo un problema strutturale: la mancanza di una forte e credibile promozione all’estero del marchio Italia”.
L’assessore riminese si dice infine contrario allo “'spezzatino regionale”. Una scelta praticata negli ultimi due decenni che “va senz’altro radicalmente e tempestivamente mutata.

Certo, campagne folli come questa sono difficilmente parabili ma un Paese con una barra forte, dritta e riconoscibile sul fronte della promozione saprebbe difendersi al meglio e meglio. Mi auguro che il Ministro Bray possa intervenire”.

(Dire)