Rimini, 17 maggio 2013 - Il tribunale di Rimini ha respinto oggi la richiesta di concordato di continuità presentata dalla società aeroportuale Aeradria per tentare il risanamento. I giudici si sono espressi nelle ultime ore dopo giorni di attesa e di interrogatori dei vertici di Aeradria sentiti dai pm, che stanno procedendo con l’indagine penale a carico del Cda e che hanno già bocciato da parte loro il concordato (ma il giudizio è ininfluente rispetto alla decisione del tribunale).

Conferma l’esito una nota della Provincia di Rimini, il principale azionista di Aeradria: “In relazione all’inammissibilità dell’istanza di ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale presentata da Aeradria, la Provincia di Rimini sta analizzando in queste ore gli effetti del complesso pronunciamento del tribunale di Rimini sulla società di gestione dello scalo aeroportuale”.

Non appena sarà chiarito, prosegue l’ente, “il quadro tecnico scaturito riguardo alle criticità sollevate dal tribunale, il quale peraltro ha respinto gran parte dei rilievi del pm, verranno messe in atto tutte le soluzioni previste dalle leggi vigenti per conservare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo locale, la cui sorte ora è a fortissimo rischio”.

La Provincia annuncia che prenderà in esame “ogni ipotesi e ogni azione atta a preservare prioritariamente la sopravvivenza di uno scalo aeroportuale la cui centralità per il territorio (in termini economici, occupazionali, sociali) risulta decisiva nell’anno di una gravissima crisi che colpisce soprattutto il mercato italiano, rendendo ancora più indispensabili i flussi turistici provenienti dall’estero”.

Fonte Dire