Rimini, 10 giugno 2013 - Cordoglio ed emozione a Rimini per la morte di Thomas Balsamini. Dj e fondatore alla fine degli anni '80 del Velvet club e dello Slego di Viserba, art director, collaboratore di testate nazionali e locali, appassionato di musica da sempre, un padre amministratore negli enti locali tra le fila del Pci, Balsamini aveva 47 anni. Era sposato con Lucia e aveva due figli, Greta ed Edoardo. Era malato da tempo, ma se n'è andato all'improvviso questa notte.

Manda un messaggio alla sua famiglia il sindaco Andrea Gnassi, che aveva voluto l'anno scorso Balsamini, fra l'altro, per la prima edizione dell'evento Molo Street Parade: «Thomas Balsamini - scrive - era prima di tutto un amico, di quelli di una vita. L'amico con il quale condividi idee, impegno, emozioni, perfino le banalità quotidiane. Poi Thomas era anche il personaggio pubblico. Uno di quei 'creativi' che, senza autoproclamarsi tali, nel silenzio e con il lavoro certosino e intelligente, hanno contribuito a far sì che questa città non perdesse la sua sintonia con il mondo».

Balsamini era conosciuto ben oltre Rimini, come dimostrano in queste ore i tanti messaggi in arrivo dai big degli ambienti musicali più vicini all'affermato dj. Ecco Davide Dileo, fondatore dei Subsonica e meglio noto come 'Boosta', su Facebook: «Mi fermo un attimo e mi giro con il pensiero verso Thomas Balsamini. Anni fa, i Subsonica tutti si legarono a doppio filo con la storia dello Slego a Rimini, e del Velvet subito dopo. Thomas ha scritto, tanto quanto molti gruppi e molte realtà, italiane e non, la storia della musica in Italia».

Affetto anche dal presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali: «Ciao Thomas, Rimini ti deve tanto perché di Rimini sei stato l'antenna creativa capace di intercettare il mondo». Si ricorda bene delle serate di Balsamini anche il deputato-segretario del Pd riminese, Emma Petitti: «Hai accompagnato le serate più belle della nostra giovinezza. Radio Elektra, Radio Rimini, lo Slego, il Velvet, i concerti che solo tu sei riuscito a realizzare qui. Un pezzo di storia dei rock club italiani, capace di 'segnare' più di una generazione di persone che si sono ritrovate intorno alla tua musica. Impegno sociale e politico. Simboli che rimarranno. Rimini perde un amico».