Rimini, 4 agosto 2013 - I bagnini non vogliono pagare? Commercianti e albergatori hanno il ‘braccino’ ancora più corto? E allora a pagare i vigilantes sulla spiaggia contro i vu’ cumprà ci penserà la Camera di commercio. Che finisse così, lo si era capito già tra giovedì e venerdì, quando il prefetto di Rimini, Claudio Palomba, aveva avuto lunghi colloqui con il presidente della Camera Manlio Maggioli, il vice presidente Salvatatore Bugli e il segretario generale, Maurizio Temeroli.

Il prefetto è riuscito a convincere la Camera a sborsare i soldi necessari per partire, già dalla prossima settimana, con le pattuglie di guardie giurate nelle zone più calde dell’arenile. Se non fosse intervenuto l’ente, del progetto promosso dal prefetto non se ne sarebbe fatto nulla. L’intervento della Camera è stato provvidenziale e ha anche tolto dall’imbarazzo Palomba, che mai immaginava (nonostante i suoi ripetuti appelli) che dalle categorie e dagli operatori non sarebbe arrivato un euro.

"Non si può andare a chiedere ai nostri associati, in piena estate, con una stagione così difficile come quella che stiamo attraversando, di pagare perfino per garantire l’ordine pubblico", avevano tuonato i presidenti della Confcommercio e dell’Aia, Gianni Indino e Patrizia Rinaldis. E’ stata poi proprio la Rinaldis, anche pubblicamente, a ‘suggerire’ al prefetto di andare a chiedere i soldi alla Camera di commercio: "Noi imprese paghiamo ogni anno il diritto camerale, se proprio si vogliono i vigilantes in spiaggia si usino quei soldi".

Ed è andata proprio così. Dopo il no delle categorie, Palomba si è rivolto alla Camera. Il prefetto non ha digerito benissimo il rifiuto delle associazioni a pagare, anche se ufficialmente dichiara di "non essere amareggiato". Però poi subito dopo aggiunge: "Il prossimo anno sarà il caso di cominciare subito a programmare questo servizio in spiaggia, che ritengo assolutamente fondamentale per Rimini. Ricordo anche alle stesse associazioni di categoria che, l’anno scorso, hanno firmato un patto per il potenziamento degli strumenti di contrasto dei venditori abusivisi che prevede l’impiego di guardie giurate in spiaggia". Palomba non si sbilancia su uomini e costi. "Diciamo che, tra guardie giurate e volontari, contiamo di arrivare almeno a una quarantina di persone alla settimana, per un paio di settimane".

Per i vigilantes il costo finale dovrebbe aggirarsi intorno ai 50-60mila euro, forse qualcosa in più. Tutti soldi che, a questo punto, tirerà fuori la Camera di commercio, salvo qualche ripensamento degli operatori e delle categorie. Maggioli mette le mani avanti: "Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, a patto che le associazioni non abbiano nulla da eccepire sul fatto che i loro soldi vengano spesi per pagare le guardie giurate in spiaggia". In realtà è tutto ormai stabilito: paga la Camera, dal prossimo fine settimana si parte con le guardie giurate che andranno a caccia dei vu’ cumprà. A San Giuliano ha funzionato: ma replicarlo su 4-5 km di costa, dove gli abusivi da anni la fanno da padrona, è un’altra cosa.

Manuel Spadazzi