Rimini, 7 agosto 2013 - LO AMMETTE lo stesso sindaco Andrea Gnassi: «E’ la sicurezza ‘fai da te’, ci dovremo abituare». Perché i rinforzi estivi sono «quelli che sono», e «la polizia municipale e le forze dell’ordine fanno quello che possono contro i vu’ cumprà». E allora si parte, già da venerdì, con i vigilantes in spiaggia. Saranno 15 in tutto, per tre settimane: presidieranno la spiaggia insieme a 40 volontari reclutati’ tra le associazioni di carabinieri, polizia e guardia di finanza. Si parte già oggi con l’addestramento.

«Ma l’impiego di guardie giurate e volontari non farà diminuire l’impegno delle forze dell’ordine: continueremo con tutti i servizi di prevenzione e controllo», assicura il prefetto Claudio Palomba, artefice del progetto che vedrà da venerdì gli ‘sceriffi’ privati pattugliare la spiaggia contro i venditori abusivi. «Saranno le nostre sentinelle — precisa Palomba — Dovranno ‘invitare’ i vu’ cumprà a non vendere, e chiamare le forze dell’ordine in caso di bisogno, ma mai intervenire». Palomba sa che «questa non è la risoluzione del problema, proviamo a contenere il fenomeno». I vigilantes costeranno 50mila euro: soldi che darà quasi interamente la Camera di commercio, con un contributo a Cna, Confcommercio, Confesercenti, Aia e alle cooperative dei bagnini. Le categorie metteranno solo gli spiccioli. Per Palomba questo è «un esperimento che andrà vagliato giorno per giorno». Ma Gnassi fa capire che questo «sistema misto della sicurezza» (guardie giurate e forze dell’ordine) sarà replicato «anche in altre zone a Rimini, non soltanto in spiaggia. Lo dico senza polemica, ma le esigenze di sicurezza che ha Rimini non vengono soddisfatte dallo Stato».

«Magari l’anno prossimo — si augura il presidente della Provincia Stefano Vitali — si potrà sperimentare questo sistema già da inizio estate». I vigilantes agiranno in particolare dal bagno 60 al 150, e anche di sera a Miramare (su tre turni), con le forze dell’ordine pronte a intervenire. Ad ‘aiutarli’ anche la nuova ordinanza firmata da Gnassi, che vieta «l’introduzione di merci in spiaggia ai fini del commercio». «Ma i vu’ cumprà — aggiunge il questore Alfonso Terribile — non vanno visti come nemici. Il fenomeno va arginato, è vero, ma forse è giusto che si preveda qui a Rimini, per quelli che hanno la licenza da ambulante, uno spazio per la vendita». Parole che non faranno piacere alle categorie, che si sono già opposte a eventuali mercatini regolarizzati.
 

Manuel Spadazzi