Rimini, 14 ottobre 2013 – Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il presidente della Provincia, Stefano Vitali, sono indagati nell'ambito dell'inchiesta su Aeradria, la società che gestisce l'aeroporto Fellini.

Nel mirino del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini, coordinato dal sostituto procuratore Gemma Gualdi, alcuni crediti derivati dalle promesse di finanziamento ottenute dagli enti pubblici soci di Aeradria. 

Si tratterebbe di 'lettere di patronage' grazie a cui la società tra il 2009 e il 2013 sarebbe riuscita ad avere anticipazioni dalle banche. In questo senso risalterebbe il milione e 200mila euro chiesto a Carim per finanziare un 'project financing', a garanza del quale sarebbero state sottoscritte 'lettere di patronage' anche da Vitali e Gnassi.

Il che sarebbe accaduto senza che gli organi competenti dei rispettivi uffici avessero stanziato nessuna somma. Le ipotesi iscritte sul fascicolo in Procura sono falso in bilancio e ricorso fraudolento al credito.

 

Il sindaco: "Ho sempre agito con trasparenza"

“Non so nulla della vicenda, se non quello che riportano gli organi di stampa e le agenzie, quindi è difficile fare commenti. Sono comunque tranquillo e affronteremo questa vicenda con attenzione e trasparenza, così come fatto finora”. Questo il commento del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che risulta indagato insieme al presidente della Provincia Stefano Vitali e agli ex amministratori di Aeradria, nell’inchiesta del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza.

‘’In questi due anni - ha aggiunto - abbiamo agito in trasparenza, con l’unico scopo di salvaguardare un’infrastruttura strategica per il nostro territorio, che porta milioni di turisti e senza la quale avremmo migliaia di posti di lavoro in meno’’.