Rimini, 5 marzo 2014 - E' fuori con il solo obbligo di firma il riminese di 38 anni Massimo Mengoni, il titolare del forno dove lavorava Dritan Demiraj, arrestato per favoreggiamento assicurando un alibi all’assassino. Il riminese, in un primo momento, aveva detto ai carabinieri che Demiraj sabato era stato regolarmente al lavoro.

Per una discrepanza di orario, messo alle strette dai carabinieri, ma soprattutto temendo di essere stato tradito dal datore di lavoro, Demiraj ha confessato tutto la notte tra domenica e lunedì.

Intanto, l'lbanese reo confesso si avvale facoltà non rispondere al Gip. Interrogato dal gip Fiorella Casadei, oggi in carcere a Rimini, l'omicida reo confesso dell’ex compagna Lidia Nusdorfi, 35 anni uccisa sabato sera a coltellate nel sottopassaggio della stazione di Mozzate, ha preferito non parlare.