Rimini, 6 marzo 2014 - GLI HANNO pignorato l’indennità di disoccupazione, 800 euro mensili. Il tutto per il mancato versamento all’Inps dei suoi contributi previdenziali, contributi risalenti al 1984, per un ammontare di circa 25mila euro. Questa è la storia che racconta Pasquale Giachella, 64 anni da compiere, una vita trascorsa a fare il cameriere dopo aver tentato, con poco successo, di mettersi in proprio come ristoratore.

Ed i suoi guai sono iniziati quando aveva aperto un ristorante a Portoverde. E’ lo stesso Giachella (assistito dall’avvocato Maria Luisa Trippitelli) a raccontarlo: «Dal 1983 al 1990, all’inizio insieme ad un socio, avevo aperto un ristorante, ma le cose non hanno funzionato. Così nel 1990 ho chiuso l’attività e siccome avevo dei debiti e non riuscivo più a pagare, ho chiesto io stesso di fare fallimento che è stato dichiarato nel 1991, senza alcuna condanna. Con questa situazione, io ho presentato domanda per pagare i miei contributi Inps, ma non avevo il denaro necessario per farlo. Allora mi pare fossero meno di dieci milioni di vecchie lire. Ero fallito, senza nulla di intestato, come avrei potuto farlo, visto che avevo dovuto restituire anche i soldi che mi avevano prestato?»

Giachella poi inizia a lavorare come cameriere facendo la stagione in diversi locali.
«Nel 2001—spiega l’uomo—mi arriva una cartella della Corit che io porto all’avvocato di allora. Neanche in quel caso ho pagato nulla. Undici anni dopo mi arriva un’altra lettera dove mi contestano il fatto che ho un’auto intestata, ma la macchina passa a mia moglie. Pensavo che la vicenda fosse definitivamente chiusa». Invece due mesi fa il colpo di scena: «Al mio datore di lavoro, dove sono assunto con contratto determinato a seconda della stagionalità, arriva una lettera di Equitalia che gli chiede se io vanto ancora dei crediti verso di lui, ma io ero già stato licenziato. Quindici giorni fa Equitalia sequestra all’Inps la mia indennità di disoccupazione di gennaio e febbraio, pari a 1600 euro. Io devo pagare un affitto di 550 euro, ho una moglie a carico. Come faccio a vivere? Se ci fossero state allora le rateizzazioni le avrei fatte. Ma è possibile pignorare totalmente un’indennità di disoccupazione?».

Il suo legale, l’avvocato Trippitelli dichiara battaglia: «Faremo ricorso per ottenere la sospensione del provvedimento e poi anche un esposto in Procura per capireperchè abbiano aspettato 30 anni prima di agire. Avrebbero potuto pignorargli un quinto dello stipendio anche 15 anni fa quando era più giovane e lavorava, stagionalmente, ma sempre in regola ».

Grazia Buscaglia