Rimini, 7 marzo 2014 - ACCENDERE la la televisione una domenica sera e scoprire che hai passato il giorno prima accanto a un assassino: «Torno a casa e mi metto a guardare Studio Aperto: stavo per svenire, ho capito subito cos’era successo. E l’ho detto ai Carabinieri».
A parlare, visibilmente scossa, è M.S, la 35enne riminese ultima fidanzata di Dritan Demiraj. il killer albanese che ha ucciso a coltellate in Lombardia l’ex compagna, Lidia Nusdorfi, dalla quale aveva avuto un figlio. Davanti ai giornalisti lei, riminese, cameriera ai piani in un hotel e madre di tre figli ha raccontato quella giornata felice diventata un incubo: «Dritan mi aveva detto che sabato saremmo andati a fare una gita lontano da Rimini. Ci frequentavamo da un mese e mezzo e ogni tanto capitava di viaggiare. Prima di partire però, Dritan è andato alla stazione a prendere un suo amico albanese che è stato con noi tutto il giorno:non l’avevo mai visto e non mi ha mai rivolto la parola. Parlavano solo tra di loro, in albanese». I tre partono da Rimini alle 13. Una tappa all’aeroporto della Malpensa, dieci minuti in tutto, poi l’arrivo a Mozzate, il teatro del delitto: « Dritan continuava a girare... — racconta M.S. — poi, come se avesse visto qualcuno, si è fermato ed ha parcheggiato. Ha preso l’ombrello e mi ha detto: ‘Scendo un po’. L’altro lo ha seguito. Dopo 10 minuti Dritan è tornato. Non ho visto tracce di sangue, nulla». A quel punto però Lidia Nusdorfi è già agonizzante con la gola tagliata.
«Dritan e l’altro —continua la riminese — sono tornati. Ho guidato per 10 chilometri, poi è tornato lui al volante...».

UNA SOSTA a Parma per i panini, poi il terzetto alle 22 è di nuovo a Rimini. «Dritan è salito in casa per cambiarsi, ha riportato l’amico alla stazione, poi siamo andati a casa di suo zio. Lì, c’erano i suoi figli e sua madre , abbiamo dormito insieme, io, Dritan e il bimbo piccolo. Non lo sapevo, ma ho dormito con un assassino». Il giorno dopo alle 14,30 arrivano i carabinieri. «Credevo dovesse firmare dei documenti da firmare. Alle 18 accendo la tv e vedo gli stessi posti dov’ero stata la sera prima e capisco... Dritan mi aveva parlato di Lidia, mi aveva raccontato che se n’era andata, ma non aveva mai avuto una parola di odio verso di lei, niente di niente».

Grazia Buscaglia