Rimini, 10 maggio 2014 - Sta a vedere che è nato tutto per invidia. "E sono molti a invidiarmi, per quello che ho fatto e per quello che sono", ammette Rocco Siffredi. Cinquant’anni splendidamente portati, tre mila donne amate sul set nella sua carriera da pornodivo, una fortuna in banca con il suo impero a luci rosse creato a Budapest.

Non sono pochi a sognare una vita alla Rocco. Solo che per un ex poliziotto di San Marino quell’invidia è diventata un’ossessione. E nel giro di poche settimane, Rocco Siffredi si è trovato prima insultato e poi minacciato dal sammarinese, che è arrivato a offrire in Rete - racconta l’attore - 100mila euro a chiunque uccidesse il figlio maggiore.

Un incubo partito dal Titano, con cui Rocco non ha un buon rapporto (cinque anni fa il suo nome era comparso nell’elenco di indagati eccellenti per evasione fiscale). Ma stavolta Siffredi confessa di aver avuto paura: "Quando ti trovi qualcuno che pubblica l’indirizzo della scuola di Budapest frequentata da tuo figlio, non è bello subito. Questa persona sembrava conoscere molte, troppe cose di me".

Quando sono iniziate le minacce?
"Poco tempo fa. All’inizio questa persona, che su internet si fa chiamare Franco, voleva diventare un mio amico. Poi si è fatto più insistente. Aveva creato 5-6 profili diversi, ho scoperto poi, e con questi continuava a pubblicare insulti e minacce sulla mia pagina Facebook. E’ arrivato a offrire 100mila euro per chi uccideva mio figlio, pubblicando appunto perfino dell’indirizzo".

E lei cos’ha fatto? 
"L’ho affrontato, collegandomi con Skype, e lui ha tirato fuori le pistole che ancora possiede e me le ha mostrate".

Come ha fatto a scoprire che è un ex poliziotto? 
"Ho chiesto a un amico che fa l’avvocato a San Marino di fare qualche indagine, e di procedere legalmente per tutelarmi. E’ venuto fuori che questa persona è effettivamente un ex poliziotto, ed è già stato segnalato in passato per problemi comportamentali".

L’ha denunciato? 
"L’ho fatto, ma a quanto pare non verrà aperto alcun procedimento contro di lui, perché non ci sono abbastanza prove. Pazienza, io intanto ho messo delle restrizioni sulla mia pagina Facebook per evitare altri episodi del genere. Purtroppo quando sei famoso, nei social network rischi di aver a che fa con persone così.

Ha avuto paura? 
"Molta, quando ho capito che questo Franco sapeva troppe cose sul mio conto"

di Manuel Spadazzi