Rimini, 28 maggio 2014 - L’ha fotografata mentre le usava violenza. E ora un 41enne muratore è a processo con l’accusa di stalking aggravato e violenza sessuale. E dire che quella donna, una cinquantenne riminese gli era entrata nel cuore e nella testa. eppure quando la loro storia era finita dopo un anno di alti e bassi, non era riuscito ad accettarlo. 

Un 41enne marchigiano, S.R. le aveva tentate tutte per tentare di riconquistare la sua ex. Aveva cercato in tutti i modi di poter riallacciare la loro relazione, ma ogni suo tentativo era andato male. Ma l ’ex fidanzato non si era dato per vinto ed aveva continuato a inviarle messaggi, a tempestarla di chiamate, nonostante la donna non gli lasciasse alcuna speranza. Per lei quella storia era finita. L’ex però la seguiva in ogni suo spostamento, non le dava pace. Così come non dava pace alla figlia di lei, inviando anche alla ragazza sms per cercare di avere un contatto con la madre.

Ma la cinquantenne riminese di quell’uomo più giovane non ne voleva più sapere, anzi le faceva sempre più paura. L’ex amante però la spiava in continuazione, seguendola quando usciva con amiche ed amici. In ogni uomo, anche semplice conoscente che incontrava la ex, per lui diventava un rivale da perseguitare. Poi, un giorno, il marchigiano, con uno stratagemma, è riuscito ad entrare nella casa della cinquantenne. All’ennesimo rifiuto della donna per riallacciare la loro storia, il 41enne ha perso letteralmente la testa: l’ha legata con una cintura e non ha esitato a violentarla, riuscendo anche a scattare una fotografia di quell’atto con il suo cellulare.

Dopo il terribile choc, la riminese si è fatta forza ed ha presentato denuncia contro l’uomo che ieri mattina è apparso davanti ai giudici nel tribunale di Rimini per rispondere di stalking aggravato e violenza sessuale. Nell’udienza sono sfilati alcuni testimoni che hanno raccontato come il 41enne (assistito dall’avvocato Marcello Marcellini di Ancona) non si rassegnasse alla fine della storia e perseguitasse la donna (assistita dall’avvocato Enrico Graziosi) ed il suo giro di amici con sms minacciosi. E’ stato rievocato un fatto accaduto in un locale da ballo quando l’imputato aveva trovato la ex parlare con un altro uomo. Il marchigiano, pensando si trattasse di un nuovo partner, dopo essere riuscito ad avere il suo numero di cellulare, per oltre un mese lo aveva temepostato di giorno e di notte con sms dalle parole poco gentili.

Il difensore del marchigiano ha preannunciato che il suo assistito non risponderà alle domande e che fornirà solo dichiarazioni spontanee. L’avvocato Marcellini ha anche depositato una documentazione medica nella quale si certifica che il marchigiano è stato in cura per problemi psichiatrici un anno dopo quell’episodio della violenza. Il processo è stato aggiornato al prossimo undici novembre.