Rimini, 26 giugno 2014 - Quanto può costare una vacanza a Rimini per una settimana a fine luglio, con la formula del tutto compreso? Poco più di 150 euro, secondo alcuni tour operator, e nel prezzo devono essere inclusi anche l’ombrellone e i lettini in spiaggia, il il drink di benvenuto, la festicciola di fine vacanza... Per i russi si scende ancora: una nota agenzia che porta a Rimini ogni anno decine di migliaia di turisti da Mosca e dintorni, chiede «in alta stagione» il pernottamento con prima colazione a 15 euro a persona, non un euro di più.

E’ il mercato che fa il prezzo, ma i prezzi proposti sempre più spesso dalle agenzie e dai tour operator agli hotel riminesi non sono più nemmeno low cost: sono stracciati... Il fenomeno vale per i gruppi di turisti della terza età, per le comitive di russi, ma anche per i più giovani. «Un’agenzia delle Marche – rivela Patrizia Rinaldis, presidente dell’Aia – ci ha chiesto se potevamo far pagare 16 euro a testa in hotel per un gruppo di ragazzi che verrà qui per il weekend della Notte rosa, e si fermerà una sola notte. Alla proposta dell’agenzia ho risposto direttamente io con una mail, scrivendo: mi auguro che nessuno dei nostri hotel accetti la vostra proposta, che è assolutamente degradante».

Eppure, per riempire, non sono pochi gli alberghi a dover accettare queste condizioni. «Ognuno è libero di comportarsi come crede – continua la Rinaldis – ma c’è un limite sotto al quale non si può scegliere. Parliamoci chiaro: i prezzi normalmente applicati per il turismo sociale e sportivo non sono molto più alti. Ma non possiamo svendere la Riviera. Come fa un albergatore, che magari ha la gestione dell’hotel in affitto, ad accettare un gruppo di turisti a 20 euro o anche meno a notte, magari con la mezza pensione inclusa e i servizi di spiaggia?». Eppure di proposte indecenti ne arrivano di continuo. L’Aia ha calcolato che «un pernottamento costa a un hotel, solo di spese vive, 17 euro al giorno. Poi bisogna aggiungerci le tasse, l’eventuale quota per l’affitto se se l’hotel è gestione. Fate voi i conti: con queste tariffe, è l’albergatore che deve pagare per ospitare certe gruppi». La Rinaldis aveva sollevato il problema anche qualche mese fa, e la settimana prossima andrà in missione a Rimini proprio per parlare dei prezzi stracciati del turismo sociale con l’Anci, l’Associazione dei comuni italiani presieduta da Piero Fassino, sindaco di Torino. Perché il problema «è anche dei comuni, che continuano a fare gare d’appalto per i soggiorni degli anziani a queste tariffe».

Manuel Spadazzi