Rimini, 26 giugno 2014 - Concorso in omicidio premeditato, pluriaggravato, occultamento di cadavere e rapina del cellulare di Mannina: sono le pesantissime accuse che hanno portato all'arresto questa mattina, da parte dei carabinieri di Rimini, di Sadik Dine, 50 anni, pescatore albanese, zio di Dritan Demiraj, il killer reo confesso degli assassini di Silvio Mannina e Lidia Nusdorfi.

Secondo gli inquirenti lo zio del pasticciere albanese avrebbe avuto un ruolo attivo nell'omicidio del Mannina, avvenuto nell'abitazione di Dritan il 28 febbraio scorso. Sarebbe stato lui a minacciarlo con una mazza da baseball, lui a tenerlo per i piedi mentre il nipote lo strangolava con un cavo della televisione. E sempre lo zio avrebbe aiutato Dritan e la fidanzata Monica Sanchi a sbarazzarsi del corpo portandolo alla cava di Santarcangelo di Romagna. Ad incastrarlo sarebbe stato un telefonino. I carabinieri sono arrivati ad arrestarlo perché temevano una sua fuga in Albania, ipotesi questa suffragata da numerosi indizio ambientali. L'uomo si trova da questa mattina in carcere a Rimini.