Rimini, 27 giugno 2014 - Una sola molo non basta più. La serata al porto raddoppia, con un’anteprima al venerdì, in attesa della grande festa di sabato. «Sarà l’occasione per mostrare come immaginiamo il nuovo lungomare pedonalizzato, con tanto verde e nuove funzioni», anticipano il sindaco Andrea Gnassi e il presidente del consorzio del porto e titolare del Coconuts Lucio Paesani. Appuntamento quindi già dopodomani con la Molo green parade (così è stata ribattezzata), che accoglierà riminesi e turisti con un lungomare chiuso alle auto e addobbato con piante, fiori e passerelle di erba sintetica.

Insomma, una prova del lungomare come palazzo Garampi quando verrà pedonalizzato. Tutto il tratto da piazzale Fellini al porto sarà chiuso alle auto, e i locali della zona scenderanno in strada proponendo assaggi e degustazioni allestendo piccole piazze enogastronomiche. E’ quello che si è visto nei giorni scorsi con Al meni, e non è affatto escluso che non si replichi più volte in estate. Sabato spazio alla festa, che torna per la terza edizione, seguendo la formula già sperimentata nel 2012 e nel 2013. La Molo vera e proprio sarà al porto, dove su 12 barche si esibiranno 70 deejay di fama nazionale e internazionale, e la stella Wyclef Jean, ex leader dei Fugees, e tra gli artisti che animeranno la cerimonia di chiusura della finale dei Mondiali in Brasile. Una delle 12 barche sarà dedicata al Paradiso e a Gianni Fabbri, scomparso 10 anni fa. «A Rimini tutti dovevamo un omaggio a Gianni, che più di ogni altro — ricorda Paesani — ha saputo interpretare e lanciare le mode e le tendenze della notte».

Ci sarà una Molo anche per i più piccoli e per le famiglie, sul lungomare (chiuso anche sabato sera): il villaggio delle Winx al Turquoise, il liscio al pattinaggio con Casadei danze, e poi proiezioni di cartoni animali e spettacoli in collaborazione con il festival Cartoon club. Sarà insomma una Molo per tutti, con un’attenzione sempre più forte all’ordine pubblico, con un centinaio di addetti alla sicurezza per evitare nuove tragedie come quella di Emanuele Manzo, morto l’anno scorso per overdose da anfetamine. Il tutto a carico quasi completamente dei privati e degli sponsor, ricorda Paesani: «Il Comune copre il 20% delle spese con un contributo (pari a 50mila euro), al resto pensiamo noi privati. Abbiamo sponsor importanti come Vodafone e Superdry, che stanno pubblicizzando l’evento». Che è cresciuto e si è rafforzato, e «insieme ad Al meni e ad altri appuntamenti dimostra che la politica degli eventi che abbiamo messo in campo a Rimini funziona — rivendica Gnassi — Da Pasqua in poi non c’è stato un solo weekend senza uno o più eventi». «La Molo piace, le disco di mezza Italia ce la invidiano — assicura Gianni Indino, il presidente di Confcommercio — C’hanno provato a imitarla, anche a Roma, ma è stato un fallimento. Come la Molo street parade di Rimini non c’è nulla in Italia».

Manuel Spadazzi