Prima le offre da bere, poi la stupra: arrestato nordafricano

L’uomo aveva già in tasca il biglietto aereo per rientrare a casa

Forze dell'ordine in stazione

Forze dell'ordine in stazione

Rimini, 6 dicembre 2016 - «Prima mi ha offerto da bere del vino e poi ha approfittato delle mie precarie condizioni per violentarmi». Si è presentata in questura ed ha raccontato i drammatici momenti di quella che avrebbe dovuto essere una notte di allegria ed invece si è conclusa con uno stupro. Il tutto insieme ad un certificato medico del pronto soccorso a testimoniare le lesioni riportate.

Una ragazza di 30 anni, ufficialmente residente a Ravenna, ma che da tempo gravita nel Riminese, ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un cittadino marocchino di 25 anni (difeso dall’avvocato Andrea Cappelli) . La giovane era uscita venerdì sera in compagnia di un’amica e nei pressi della stazione ferroviaria di Rimini avevano incontrato due loro coetanei stranieri. Avevano fraternizzato ed i quattro avevano deciso di continuare a divertirsi scaldandosi con un po’ di alcol. Così i due uomini, entrambi di origine nordafricana, si erano procurati del vino che avevano offerto alle due ragazze. E la giovane ravennate e la sua amica ne avevano approfittato abbondantemente.

Poi il quartetto aveva deciso di dividersi. La ravennate si era così ritrovata, da sola, con un marocchino di 25 anni. E l’aveva seguito, senza nutrire particolari sospetti, quando lui le aveva proposto di spostarsi in una zona più ‘tranquilla’ della stazione, un’area dove di solito trovano rifugio clochard alla ricerca di un posto dove passare la notte. Il marocchino l’aveva condotta in un anfratto dove a terra c’erano alcune coperte abbandonate. Forse per il freddo e per il troppo alcol, la ravennate si era rannicchiata proprio sotto una di queste coperte quando il 25enne straniero le si è seduto accanto ed ha iniziato a farle avances.

Stando alla denuncia della trentenne, nonostante il suo rifiuto, il marocchino avrebbe continuato ad importunarla per poi strapparle di dosso pantaloni e slip ed usarle violenza. La donna, in preda al panico e temendo per la sua vita, si era poi allontanata alla ricerca dell’amica. Solo la mattina seguente era riuscita a rintracciarla ed a raccontare quello che le era accaduto.

Dopo essere andata in ospedale, la ravennate si è presentata in questura a sporgere denuncia. I poliziotti si sono subito messi alla ricerca dell’uomo che hanno rintracciato domenica: in tasca aveva già un biglietto aereo destinazione casa sua in Marocco. Il 25enne nordafricano, che risulta in regola con le norme di soggiorno, è stato anche trovato in possesso di Ipad, smartphone e pc, risultati rubati. In più durante l’arresto ha anche opposto resistenza agli agenti mentre gli ponevano le manette ai polsi. Attualmente in carcere in attesa della convalida, deve rispondere di violenza sessuale, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. «Non ho fatto nulla», continua a ripetere lo straniero.