Rimini, badanti a luci rosse ripuliscono il cliente

Notte di sesso con sorpresa per un 40enne: rubata collanina e soldi

Le due cugine lavorano come operatrici socio sanitarie e arrotondano  facendo le badanti

Le due cugine lavorano come operatrici socio sanitarie e arrotondano facendo le badanti

Rimini, 17 agosto 2017 - La notte di sesso è costata cara a un riminese di 40 anni. L’uomo è caduto nella trappola a luci rosse di due cugine ecuadoregne di 24 e 33 anni, accusate di aver sottratto al loro cliente una collanina d’oro e 600 euro in contanti.

Le due straniere, che di giorno lavorano come operatrici socio sanitarie (e arrotondano facendo le badanti), ieri sono comparse davanti al giudice del tribunale di Rimini nel processo per direttissima.

Tutto comincia nella notte tra il 14 e il 15 giugno, quando l’uomo si mette in cerca di annunci erotici sul web. Alla fine ne trova uno che sembra fare al caso suo: contatta il numero, pattuisce un prezzo e fissa l’appuntamento in un appartamento in via Nino Bixio, a Cattolica.

Ad attenderlo trova la 24enne, con la quale inizia subito a ‘consumare’. Poco dopo nella stanza si presenta anche la cugina, che propone un menage a trois, dietro il pagamento di un piccolo extra.

L’uomo accetta di buon grado l’offerta. Placati i bollenti spiriti, comincia a rivestirsi ma, proprio in quel momento, si accorge di non trovare più la sua collanina in oro giallo e rosa.

Controllando il portafogli, scopre che mancano anche 600 euro in contanti. I sospetti ricadono sulle due ecuadoregne, che si danno alla fuga. La prima sale a bordo di un’auto. La seconda, invece, si allontana a piedi. Il 40enne la insegue e riesce a raggiungerla.

Sul posto intervengono i carabinieri, che perquisiscono la donna, trovandole addosso le chiavi dell’appartamento. L’abitazione viene passata al setaccio, e al suo interno spuntano manette, preservativi e giocattoli erotici.

Nel frattempo i militari riescono a rintracciare la vettura su cui viaggia la seconda straniera, in compagnia di altre due persone. Guardando sotto il tappettino, trovano una catenina d’oro e una borsa contenente cellulari e 878 euro in contanti. Per loro scattano le manette. Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto delle ecuadoregne, difese dall’avvocato Liana Lotti, che ha chiesto i termini a difesa.

Le donne sono state rimesse in libertà, con divieto di dimora nelle province di Rimini e Pesaro, in attesa del processo che si terrà il 13 settembre. Entrambe hanno ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con il 40enne, ma negano il furto.