Rimini, bimbo gravemente intossicato dopo la colazione in hotel

La Procura ha aperto un’inchiesta per avvelenamento colposo

Il bambino era in condizioni molto gravi, è stato l’unico a bere latte

Il bambino era in condizioni molto gravi, è stato l’unico a bere latte

Rimini, 19 ottobre 2017 - Un bambino di 10 anni gravemente intossicato dopo un soggiorno in un hotel di Rimini. Questo è il sospetto degli investigatori che stanno indagando, dopo la denuncia presentata dalla famiglia del bambino, ricoverato in prognosi riservata. Dopo ripetuti esami e ricoveri, i medici hanno accertato che aveva contratto la Seu (sindrome emolitico-uremica), una rara infezione intestinale causata da un batterio: il veicolo di infezione può essere stato la carne poco cotta o il latte crudo.

La denuncia è stata fatta alla Polizia qualche giorno fa dai genitori del bambino, residente in Puglia. Secondo il loro racconto, la famiglia aveva soggiornato in un albergo di Marina centro fino al 19 agosto. Ed erano state proprio le condizioni del bambino a convincerli ad accorciare la vacanza. Già durante il soggiorno in hotel, hanno raccontato, il figlio aveva cominciato ad avvertire dei dolori addominali, ma pochi giorni dopo essere tornati a casa, il 24 agosto, il bambino aveva copminciato ad accusare anche febbre e dissenteria.

Subito si erano rivolti al pediatra, il quale aveva diagnosticato una gastrointerite, disponendo però una visita in ospedale. Al pronto soccorso gli erano stati prescritti dei farmaci ed era stato dimesso. Ma invece di migliorare, i sintomi erano peggiorati, e i dolori addominali erano diventati fortissimi. A quel punto il bambino era stato ricoverato e sottoposto a ulteriori analisi per una sospetta appendicite. Ma appendicite non era, e dato che continuava a peggiorare i medici avevano disposto il suo trasferimento agli Ospedali Riuniti di Foggia, per portarlo infine alla Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. Ed è qui che erano riusciti a scoprire che il bambino era affetto da Seu. La diagnosi era stata poi confermata da altri esami, e il piccolo malato era stato sottoposto immediatamente a dialisi con prognosi riservata.

La sindrome è una complicanza di un’infezione intestinale batterica. La tossina in questione si trasmette principalmente per via alimentare, mangiando alimenti di origine animale contaminate in fase di produzione o di lavorazione, carni contaminate e non sottoposte a cottura completa, latte crudo o latticini non pastorizzati.

Alla Polizia, i genitori del piccolo hanno raccontato che durante la vacanza nell’hotel riminese, il figlio era l’unico a fare colazione con latte e biscotti, mentre il resto della famiglia non consumava latte. Di qui l’ipotesi che all’origine della malattia, ci sia quello che ha mangiato in quell’albergo. La Procura ha aperto un’inchiesta per avvelenamento colposo da sostanze alimentari, e gli accertamenti sono già partiti.