Rimini, cade sul marciapiede e resta invalida. Ora chiede i danni alla Provincia

Ma dall’ente mai nessuna risposta dopo un anno di solleciti

CADUTA Il tratto ancora sconnesso a Ponte Verucchio

CADUTA Il tratto ancora sconnesso a Ponte Verucchio

Rimini, 16 ottobre 2017 - Una passeggiata ha rovinato per sempre la vita. Da ‘nonna sprint’ qual era, è diventata bisognosa di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro. Ed adesso chiede i danni, oltre 600mila euro, alla Provincia, proprietaria della strada dove è avvenuta la caduta che le ha distrutto l’esistenza.

«Non servo più a nulla, sono solo un peso tutti», si dispera con i suoi familiari. Questa è la storia di un’ottantenne che nel luglio dello scorso anno, mentre attraversava, a Ponte Verucchio, l’omonimo ponte sulla strada provinciale 14 sull’apposito passaggio pedonale, ha messo un piede su una lastra di cemento, facente parte della pavimentazione che, a cusa di una carenza di manutnezione, cedeva sotto il peso della donna. La lastra, per l’esattezza, ruotava sul proprio asse, facendo cadere rovinosamente a terra l’anziana. In un attimo la vita dell’ottantenne, piena di hobby e di passioni, ‘il vero asse portante di tutta la famiglia’, è cambiata in modo drammatico.

Non più in grado di rialzarsi, la signora è stata subito soccorsa da alcuni passanti che hanno immediatamente chiamato l’ambulanza del 118. L’ottantenne è stata trasportata al pronto soccorso dell’Infermi dove, dopo i primi accertamenti del caso, le è stata diagnostica una prima frattura della rotula sinistra e la lussazione della spalla destra. Ma il viaggio nel dolore dell’anziana era appena iniziato. Neanche tre mesi dopo, proprio a causa dell’improvviso cedimento di quel ginocchio fratturato, la signora è nuovamente caduta. Stavolta all’interno della sua abitazione.

E in questa nuova circostanza la nonna ha riportato una frattura pluriframmentaria scomposta del femore omo-laterale tanto che si è dovuta sottoporre ad un delicato intervento chirurgico. La donna è così caduta in un profondo stato depressivo, non vedendo più un pronto recupero in seguito a queste due ravvicinate e complesse fratture. «Prima facevo tutto, adesso non riesco più a fare nulla, devo dipendere dagli altri», continua a ripetere l’anziana ai parenti. L’ottantenne, infatti, non si è più allontanata dalla sua abitazione: ha bisogno di assistenza ventiquattro ore su ventiquattro tanto che i suoi familiari sono stati costretti ad assumere personale altamente specializzato.

E proprio la famiglia si è rivolta agli avvocati Marco e Monica Lunedei che hanno incardinato un procedimento giudiziale davanti al tribunale di Rimini contro la Provincia che non avrebbe provveduto alla manutenzione della strada dove è avvenuta la caduta. Chiedono il riconoscimento dei danni subiti dalla donna che, secondo le valutazioni dei periti nominati, ammonterebbero a oltre 603mila euro. Quello che sconcerta la donna è che, nonostante le numerose diffide e raccomandate inviate dai legali alla Provincia, dall’Ente non è mai arrivata una risposta. Intanto la signora ottantenne aspetta di ottenere giustizia, ‘inchiodata’ all’interno della sua abitazione.