Camionista di Novafeltria muore in un incidente in Trentino

Tamponamento sull’autostrada del Brennero contro un’autocisterna

I soccorsi dopo il tamponamento sull'Autostrada del Brennero

I soccorsi dopo il tamponamento sull'Autostrada del Brennero

Rimini, 20 ottobre 2016 - Stava tornando a casa da moglie, tre figli e dalla nipotina. Piero Gianotti, 62 anni di Ponte Santa Maria Maddalena (frazione di Novafeltria) è morto invece in Trentino ieri mattina in un tremendo schianto, alla guida del suo autotreno.

Il camionista lavorava dal 1979 nella cooperativa Cam (cooperativa autotrasportatori Marecchiese) di Pietracuta di San Leo. Era uno dei dodici soci, e ne era stato in passato anche presidente.

Il drammatico scontro fra i due tir è avvenuto ieri intorno alle 11, sull’autostrada del Brennero A 22. Sulle cause sono ancora in corso gli accertamenti da parte della Polstrada di Trento: al momento nulla escluso, dal malore alla distrazione dell’autista. Quel che è certo, è che Gianotti non sarebbe riuscito a frenare in tempo. Il mezzo davanti, un’autocisterna di una ditta trentina, era fermo in colonna per un cantiere aperto.

Il tamponamento è stato fortissimo. L’autotreno, carico di porfido, avrebbe centrato con lo spigolo sinistro la cisterna: proprio nella parte in cui sta il conducente. Per l’impatto, la cabina di guida si è trasformata in un groviglio di lamiere e sull’asfalto sono piovuti pezzi di porfido anche a 70-80 metri di distanza dal punto dello scontro. I soccorsi sono stati immediati. Il 118 ha mandato sul posto tre ambulanze e l’elicottero. I vigili del fuoco hanno lavorato per quasi un’ora per estrarre dalle lamiere l’autista. Nonostante le manovre di rianimazione, per il cittadino della Valmarecchia non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul posto. Le sue condizioni sono apparse da subito disperate.

Dalla cooperativa lo ricordano tutti come «un grande lavoratore, instancabile. Dopo il lavoro in azienda, aiutava anche i figli nel loro ristorante di Ponte Santa Maria Maddalena. Siamo tutti senza parole. Ci stringiamo nel dolore intorno alla famiglia». Gianotti era molto conosciuto in Valmarecchia: era impegnato da anni anche nel settore caccia. «Siamo sconvolti – confidano infine i colleghi – era un grande uomo. Ci mancherà tantissimo». Il tir di Gianotti è sotto sequestro per le indagini. Ancora non è stata fissata la data dei funerali.