Blitz nella casa di appuntamenti, i carabinieri interrompono l'orgia

Militari in un appartamento del Ravennate, due finiscono in manette

Casa dei trans

Casa dei trans

Rimini, 24 febbraio 2017 - Riminesi in trasferta nelle case a luci rosse del Ravennate. In piena ‘attività’ sono stati pizzicati un pensionato e una coppia che decisi provare anche l’ebbrezza del fuori provincia, sono stati sorpresi sul più bello con prostitute e transessuali dai carabinieri della Compagnia di Milano Marittima che l’altra notte hanno messo a segno il blitz in una casa di appuntamenti di Savio. I due fratelli tunisini che gestivano il bordello sono stati invece arrestati per sfruttamento della prostituzione. 

Come spesso accade, la prima segnalazione era partita dai residenti, insospettiti dal via via dell’appartamento in questione. Per settimane i militari si sono appostati nei paraggi, scoprendo che che quella casa era un vero e proprio punto di riferimento per single e coppie in cerca di emozioni forti. Padroni di casa, due tunisini che avevano pensato bene di mettersi in affari, trasformando il loro appartamento in una redditizia casa di appuntamenti che a quanto pare attirava gente anche da fuori provincia, proprio per i prezzi convenienti che facevano.

Una volta ricostruito il quadro per intero, i militari hanno organizzato il blitz che è scattato l’altra notte. Quando sono entrati, erano due le stanze occupate in cui si stavano dando da fare. In una c’era un 68enne riminese che si stava divertendo con una prostituta bulgara, alla modica cifra di 50 euro. Nell’altra, una coppia, anche questi arrivati da Rimini. Lui un artigiano di 57 anni, lei la moglie, impiegata, di 47. A tenerli ‘occupati’, c’erano invece due transessuale. Un menage a quattro per una spesa di 120 euro.

Alla vista dei carabinieri, sono prima sbiancati poi si sono precipitati sui vestiti, cercando di infilare mutande e camicie in fretta e furia. «Non stiamo facendo niente di male», continuavano a ripetere i riminesi in coro, supplicando però di non pubblizzare la cosa. Questi sono stati identificati a orecchie basse dai carabinieri e rimandati a casa, mentre i due fratelli tunisini sono finiti in manette. L’appartamento, hanno accertato nel corso della perquisizione, era dotato di tutto il necessario, inclusa una vagonata di profilattici.