Virus mette al tappeto i calciatori, il Cattolica finisce in fuorigioco

Sospetti sulla pizzata nello spogliatoio: salta il match con il Coriano

Lo stadio di Cattolica

Lo stadio di Cattolica

Cattolica, 10 settembre 2017 - A mandarli al tappeto non sono stati gli avversari, ma il virus intestinale. Settimana da incubo per i calciatori del Cattolica, formazione iscritta al campionato di Promozione. Da mercoledì scorso 20 giocatori della prima squadra (su un totale di 22) sono inchiodati a letto da febbre, vomito e diarrea. Una vera e propria epidemia, che ha costretto la dirigenza della società giallorossa a sventolare bandiera bianca, chiedendo di rinviare la partita contro il Tropical Coriano in programma per oggi. La Figc, dopo aver esaminato i certificati medici dei calciatori, non ha potuto far altro che alzare le mani, facendo slittare il match.

In casa del Cattolica, nel frattempo, si cerca di far luce sulle cause dell’infenzione. «Stiamo facendo le nostre verifiche, ma al momento non siamo ancora in grado di dire cosa sia successo – ammette il presidente del club, Francesco Visino –. L’ipotesi più probabile è che si tratti di un’intossicazione dovuta a qualcosa che i ragazzi hanno ingerito. I sintomi hanno iniziato a manifestarsi mercoledì scorso.

Martedì, al termine dell’allenamento, i nostri giocatori hanno festeggiato il compleanno di uno di loro con un piccolo buffet. Hanno comperato delle pizze e poi sono andati a mangiarle tutti insieme nello spogliatoio. Il giorno successivo la situazione è precipitata di colpo. Alcuni giocatori hanno incominciato a sentirsi male, seguiti a ruota dal resto dei compagni. Stessa sorte toccata anche ad alcuni giovani della Juniores, che in genere si allenano con la prima squadra. Naturalmente ci siamo subito attivati, facendo sottoporre i giocatori alle visite mediche.

La diagnosi parla di sintomi riconducibili a una forma di gastroenterite. Soltanto due atleti della prima squadra sono ‘scampati’ all’epidemia, e guarda caso si tratta proprio degli unici due che martedì sera non hanno mangiato il cibo portato dai compagni. In realtà, in un primo momento, abbiamo pensato che il virus potesse essersi diffuso attraverso l’acqua, così abbiamo convocato un tecnico per fargli esaminare la rete idrica del nostro impianto. Il sopralluogo ha dato esito negativo, ma per sicurezza abbiamo comunque inviato dei campioni d’acqua a degli esperti per farli analizzare. Aspettiamo l’esito degli esami per trarre le conclusioni».

NONOSTANTE tutto, Visino cerca di prenderla con filosofia. «Venti giocatori su ventidue messi ko dal virus: un vero record – ironizza il presidente –. Scherzi a parte, per noi è stato un duro colpo. Mi auguro che i ragazzi possano ristabilirsi il prima possibile. La speranza è di riaverli in campo martedì, alla ripresa degli allenamenti. Il campionato è ancora lungo e vogliamo archiviare in fretta questa parentesi per dedicarci alle prossime gare».