Centro studi a Casteldelci per celebrare il legame tra Dante e la Valmarecchia

E’ la proposta del vice sindaco di Sant’Agata "Questi luoghi cantati nei versi del poeta"

Il 2021 celebrerà in tutto il mondo il 700° anniversario della morte di Dante. Il Sommo Poeta dedicò numerosi versi alla Valmarecchia, ma soprattutto vi soggiornò a più riprese. Di versi e soggiorni danteschi se ne parla poco e non è mai sorta una istituzione culturale dedicata all’autore della Commedia. "Il mio obiettivo è realizzare in Valmarecchia un Centro studi dantesco e la sede migliore è quel luogo legato a doppia mandata a Dante che è Casteldelci". La proposta arriva da Franco Vicini, vicesindaco di Sant’Agata Feltria, cultore appassionato e curioso di storia locale. Da tempo Vicini raccoglie testi, documenti e suggestioni: la Valmarecchia dovrebbe essere orgogliosa del rapporto che ha intessuto con il Poeta e agire di conseguenza, dedicandogli una istituzione culturale che possa avere anche valenza sociale e turistica. "Tanti sono i luoghi vicino a noi di cui parla nella Commedia o in altre sue opere o dei quali tratta indirettamente". Dal canto XXVIII dell’Inferno con Verucchio al notissimo canto IV del Purgatorio con San Leo, da Secchiano alle Balze, i luoghi danteschi sono tanti. "Forse il più importante è il castello che fu suo primo e più sicuro rifugio dopo la condanna all’esilio. – prosegue Vicini - Chi l’ospitò e lo protesse fu Uguccione, il castello era quello della Faggiola Nuova, a Casteldelci". C’è chi ipotizza l’anno, 1302.

m.c.