Coronavirus, giovane di San Marino rientra dalla Cina. In quarantena

Si tratta di un uomo che era nel Paese asiatico per lavoro. Non ha sintomi: misura adottata a scopo precauzionale

Le analisi a cui è stato sottoposto il giovane sammarinese hanno dato esito negativo

Le analisi a cui è stato sottoposto il giovane sammarinese hanno dato esito negativo

San Marino, 19 febbraio 2020 - E’ rientrato a San Marino dalla Cina durante lo scorso week-end ed ha deciso di mettersi in quarantena anche se gode di ottima salute. La decisione che il giovane ha voluto adottare è a puro scopo precauzionale. Si trovava nel Paese asiatico, ma non nell’area sottoposta a cordone sanitario dalle autorità cinesi, per ragioni di lavoro e il suo rientro non è legato al timore del coronavirus (definito dall’Oms: Covid-19) ma al termine del suo periodo all’estero.

Il giovane, per arrivare in Italia, precisamente a Bologna, era già stato sottoposto a tutta la serie di controlli che vengono effettuati sia negli aeroporti di partenza che in quelli di arrivo. Nonostante sia sempre risultato perfettamente in salute, non ha voluto far correre il minimo rischio nemmeno ai genitori che sono andati a prenderlo al suo arrivo. Infatti il padre e la madre sono arrivati con due macchine e lui è rientrato da solo, a bordo di uno dei due mezzi. Non appena giunto sul Titano la visita, come da protocollo, con il medico di famiglia che, naturalmente, continua a seguirlo giornalmente, e la decisione di trascorrere un periodo di quarantena volontaria nella sua abitazione.

In attesa di tornare dalla Cina anche altri due cittadini sammarinesi che erano andati a trovare i parenti durante il Capodanno. Dovevano rientrare il 17 febbraio ma il loro volo è stato cancellato. Adesso sono in attesa che qualche compagnia aerea metta a disposizione dei posti, cosa che sembra non possa avvenire prima della fine del mese o dei primi giorni di marzo. Anche per loro non ci sono problemi di salute e stanno aspettando di tornare a San Marino restando nell’abitazione dei parenti. Stanno osservando queste misure cautelative, pur non trovandosi in quelle che vengono definite ‘zone rosse’, dove il virus sta ancora contagiando migliaia di persone.

Fin dal momento in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza globale da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, la Repubblica di San Marino ha attivato un Gruppo di coordinamento che ha predisposto tutte le proprie procedure e protocolli operativi previsti in casi di potenziali, gravissime, epidemie. La task force infatti, è stata istituita già dal 2009 e il gruppo di coordinamento si è attivato costantemente anche negli eventi epidemici mondiali successivi, quali l’influenza suina, la Sars o per il virus H1N1. Fanno parte di tale gruppo, che si riunisce ogni settimana per fare il punto sulla situazione, la Protezione civile sammarinese, l’Istituto per la sicurezza sociale, i ministeri degli Esteri e della Sanità, l’Authority sanitaria.

Per ricevere informazioni, è stato concordato dal gruppo di lavoro che il punto di riferimento principale rimane il proprio medico curante, mentre in caso di rientri dall’estero da zone a rischio epidemia, la segreteria agli Esteri ha predisposto un numero telefonico di contatto per agevolare le operazione di rientro. I numeri di contatto sono i seguenti: per gli assistiti dal sistema sanitario sammarinese il medico di famiglia oppure, dopo le 18, nei festivi e nel fine settimana, la guardia medica al numero 331-6424748, per ricevere le informazioni sanitarie necessarie caso per caso.

Per i lavoratori frontalieri e i turisti, che non sono assistiti dalla sanità del Titano, i numeri di telefono da contattare sono quelli della Centrale operativa delle forze dell’ordine (allo 0549-888888) o della Protezione civile (0549-807088) che forniranno i contatti dei medici. «I rischi che l’epidemia raggiunga San Marino sono bassi e non abbiamo previsioni di un aggravarsi della situazione. Quello che dobbiamo fare però è essere pronti a qualsiasi evenienza e possibilità, come sta facendo il Gruppo di coordinamento. L’allarme globale è alto e anche noi ci siamo subito allertati ai massimi livelli, e le dimensioni del nostro paese ci permettono di essere più snelli e veloci", ha dichiarato alcuni giorni fa il minsitro sammarinese alla Sanità Roberto Ciavatta.