Elicotteri del Vega in addestramento, i residenti protestano

Simulazioni e 'prove di guerra' per il 7° Reggimento Aves Vega. Ma i residenti invadono Facebook con le proteste per il rumore

Elicottero militare in una esercitazione

Elicottero militare in una esercitazione

Rimini, 23 giugno 2016 - Le prove di ‘guerra’ suscitano prima lo spavento e poi le proteste dei residenti. Da lunedì infatti i riminesi sentono passare giorno e notte gli elicotteri militari. Un via vai insolito che ha scatenato non poche congetture, oltre alle proteste di chi, dice, non riesce a dormire a cause del rumore incessante degli elicotteri che passano sopra le teste anche fin dopo le 22. Di lì a Facebook il passo è stato immediato, e si è ipotizzato di tutto. «Sento volteggiare elicotteri da più di un’ora – scrive uno – non è proprio normale. Le altre sere non c’era tutto questo traffico, che cosa sta succedendo?». «Passano sei-sette elicotteri alla volta, sono tutti militari...», «ci sono dei problemi governativi con San Marino – ironizza un altro – aspettatevi il peggio», «invadiamo San Marino?».

A spiegare cosa sta succedendo è l’ufficio stampa militare in un comunicato che spiegano che si è trattato di un addestramento in grande stile. Simulazioni che hanno avuto come teatro i cieli di Rimini «Oggi (ieri per chi legge, ndr) – dicono – ha avuto luogo, presso la sede del 7° Reggimento Aves Vega, l’evento addestrativo principale dell’Airmobile Permanent Training III, una esercitazione continuativa condotta dalla Brigata aeromobile ‘Friuli’ al fine di certificare il raggiungimento della piena capacità operativa dei reparti dipendenti, con particolare riferimento alla condotta di missione di ‘personnel recovery’, ‘airmobile quick reaction force’ e ‘medicale evacuation’». Cioè situazioni di massima emergenza. «L’attività, diretta dal comandante della Brigata aeromobile ‘Fiuli’, generale di brigata Paolo Riccò, e presieduta dal comandante delle Forze operative terrestri, generale di corpo d’armata Alberti Primicerj, rappresenta solo l’atto decisivo di una fase addestrativa che si è sviluppata in modo continuativo per circa quattro mesi».