Operazione Free code, truffa e danno erariale per 3 manager

4.300 cartelle cliniche esaminate e 2 anni di indagine della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza

Rimini, 24 marzo 2017 - Due anni di indagini e 4.300 cartelle cliniche esaminate per scoprire che - in qualità di Presidente del consiglio di amministrazione, amministratore delegato e direttore sanitario dell’Ospedale privato accreditato Sol et Salus- avevano predisposto ricoveri ordinari di pazienti residenti al di fuori del territorio regionale, in regime di “riabilitazione intensiva”, sebbene per gli stessi non vi fosse un’effettiva esigenza. Nome in codice operazione “Free code”, grazie al lavoro della Gdf del comando provinciale di Rimini, è stato possibile ravvisabile a carico dei tre indagati “l’induzione in errore degli organi amministrativi della Regione Emilia Romagna e del Servizio Sanitario Nazionale e di conseguenza l’ingiusto profitto- recita il comunicato delle Fiamme gialle -, costituito dall’ammontare delle somme di denaro ricevute dal Servizio sanitario nazionale, a carico del bilancio dell’Ausl, a titolo di rimborso per le prestazioni cui venivano applicate indebitamente le tariffe previste per il ‘regime intensivo’”.

Procedendo con ordine, il 14 dicembre scorso la Gdf riminese ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Rimini, per un importo pari a 6.176.375,86 euro. Nella fattispecie si è proceduto al sequestro delle disponibilità finanziarie sui conti dell’Ente per un controvalore approssimativo di 2.400.000 euro e dell’immobile che ospita la struttura sanitaria. Della situazione era stata informata anchela Procura regionale della Corte dei conti di Bologna per le valutazioni circa “il ricorrere della responsabilità amministrativa per danno erariale in pregiudizio del bilancio pubblico del Servizio sanitario nazionale”, prosegue il comunicato.

A seguito di verifiche e approfondimenti, l’autorità giudiziaria contabile bolognese ha rilevato quindi “la sussistenza della lesione all’integrità della finanza pubblica, del fumus boni iuris e del periculum in mora”, prosegue la nota dei finanzieri. Motivi per i quali, “ritenendo che fossero concrete le esigenze cautelari per il danno patito dall’erario”, la Procura regionale presso la Corte dei conti di Bologna ha richiesto ed ottenuto “il sequestro conservativo fino alla concorrenza di euro 6.178.375,86 (importo costituente danno erariale), la cui esecuzione ha comportato l’apposizione del vincolo giudiziario sul medesimo immobile di proprieta’ della società e sede della struttura sanitaria, nonché sulle somme dovute all’Ospedale privato accreditato, a qualsiasi titolo, dall’Ausl della Romagna”, precisa la nota della Gdf. Per poi emettere il relativo atto citazione in giudizio per danno erariale, notificato agli interessati nei giorni scorsi.