Misano, gioielliere massacrato di botte dai banditi

Andrea Tentoni è stato trovato svenuto sotto casa. I malviventi rubano l’anello falso

Il noto gioielliere riccionese, Andrea Tentoni

Il noto gioielliere riccionese, Andrea Tentoni

Rimini, 31 gennaio 2017 - Pestato a sangue e rapinato. Andrea Tentoni, 60 anni, noto orafo riccionese, è ora ricoverato all’ospedale Ceccarini con una serie di fratture e un forte choc. E non ci sono molti dubbi che la feroce aggressione di cui è stato vittima, fosse stata accuratamente pianificata. Quasi certamente, gli obiettivi principali dei ladri erano la borsa, che credevano contenesse i soldi del negozio, e il preziosissimo anello che Tentoni porta abitualmenre al dito. Senza immaginare che lui l’aveva sostituito con una copia.

L’agguato si è consumato sabato sera, ma solo ieri si è venuti a conoscenza di quello che era accaduto. Erano circa le 20, quando l’orafo, chiuso il negozio nel cuore dell’isola pedonale, stava rientrando a casa. Da una prima ricostruzione fatta dagli investigatori dei carabinieri, Tentoni era arrivato ormai sotto la sua abitazione, a Misano, e sceso dall’auto si stava dirigendo verso il portone. E’ stato in quel momento che avrebbe incrociato quelle che lui riesce solo a descrivere come due figure indistinte.

Due uomini di cui sembra sia riuscito a intravedere soltanto gli occhi, gli unici non nascosti dietro una grossa sciarpa. I due non avrebbero detto una parola, ma appena dopo averli superati, avrebbe sentito il primo fortissimo colpo che gli è arrivato il faccia. Sentito sommarimente dagli inquirenti, la vittima rammenta solo il colpo alla testa, dopo il quale ha perso i sensi. Ma in realtà i banditi hanno infierito ferocemente su di lui, continuando a pestarlo selvaggiamente anche mentre era a terra ormai svenuto.

A trovarlo steso sull’asfalto senza dare segni di vita, è stato un residente che abita accanto e che stava rientrando anche lui a casa. L’uomo ha allertato subito l’ambulanza e i carabinieri, e quando gli operatori del 118 sono arrivati, Tentoni era ancora privo di sensi e le sue condizioni sono apparse subito serie. Ha riaperto gli occhi soltanto mentre l’ambulanza stava viaggiando verso l’ospedale, ed è riuscito a dire come poteva quello che gli era accaduto. Una volta al pronto soccorso, i medici gli hanno riscontrato la frattura della cavigli e del setto nasale, oltre a una lesione allo zigomo.

Ai carabinieri, il gioielliere è riuscito a dare quindi una descrizione sommaria dei due aggressori, e comunque dopo il colpo alla testa non rammenta assolutamente niente. I militari hanno subito aperto la caccia all’uomo, setacciando l’intera zona di Portoverde e facendo scattare posti di blocco, nella speranza di potere intercettare i rapinatori.

Tutt’altro che facile però, non avendo descrizioni nè dei loro volti, nè del mezzo con cui sono scappati. Non si sa neppure se si tratti di italiani o di stranieri, e non pare si siano lasciati dietro tracce sufficienti a mettere gli investigatori sulla pista giusta. I carabinieri stanno cercando testimoni, qualcuno che può avere incrociato i due banditi, ma fino ad ora non sembra essere saltato fuori niente.

Quasi certamente però i malviventi speravano in un bottino molto più consistente. A Tentoni hanno portato via la borsa, che conteneva soltanto documenti personali e carte di credito, e gli hanno sfilato dal dito quello che sembrava un costosissimo anello. Gioiello che porterebbe abitualmente, ma che, dovendo partire per le vacanze, avrebbe sostituito con una copia. Gli hanno lasciato invece al polso il prezioso Rolex, pensando forse che nella borsa ci fosse l’incasso del negozio. Per gli inquirenti ci sarebbero pochi dubbi sul fatto che il colpo è stato accuratamente preparato. Niente di casuale, ma un agguato vero e proprio: era Tentoni che i due banditi stavano aspettando.