Rimini, morta a 26 anni mentre compra il pane. "Giulia era sempre stata bene" / FOTO

Il dolore del fratello e dei colleghi della ragazza stroncata da un infarto. "Solare e determinata". Oggi l'autopsia, giovedì l'ultimo saluto a Pesaro

Giulia Cesarini aveva solo 26 anni

Giulia Cesarini aveva solo 26 anni

Rimini, 16 gennaio 2018 - «Vuoi anche un po’ di pizza, come al solito?». Giulia Cesarini, col suo solito sorriso, è scesa dall’auto ed è entrata nel forno, mentre il fidanzato Denis l’attendeva in macchina. E’ stato l’ultimo momento in cui l’ha vista. Pochi minuti dopo l’arrivo dell’ambulanza in via Lagomaggio. E nonostante i tentativi di rianimarla, per Giulia Cesarini non c’era più nulla da fare: è morta poco dopo l’arrivo in ospedale.

Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo della 26enne di Pesaro e da alcuni anni residente a Rimini, deceduta improvvisamente sabato mattina mentre faceva spesa in un forno di via Lagomaggio. Ma per i familiari ormai ci sono pochi dubbi: è stato un infarto a stroncare la giovane vita di Giulia. L’autopsia potrebbe rivelarne le cause, non si esclude una malformazione congenita, che però prima non si era mai manifestata.

I familiari, il fidanzato e gli amici della giovane, che lavorava da un anno al laboratorio Sealab di Santarcangelo, sono distrutti dal dolore. «Morire così, a 26 anni, è assurdo – dice in lacrime uno dei fratelli della ragazza, Francesco Cesarini – Giulia era il punto di riferimento della nostra famiglia: sempre così solare, determinata, piena di voglia di vivere. Per me era tutto, non so come faremo senza di lei».

Non si dà pace il fidanzato della ragazza, Denis. I due convivevano da tempo, a Rimini. Erano molto innamorati, facevano progetti insieme. In queste ore Denis va e viene dalla camera mortuaria, per continuare a stare accanto alla sua Giulia. «Per Denis Giulia era tutta la sua vita», aggiunge ancora Francesco Cesarini.

Al laboratorio Sealab, dove la ragazza lavorava da un anno (stava sostituendo una dipendente in maternità), ieri hanno lavorato comunque. «Avevamo esami e visite che non potevamo rimandare, ma è stata dura, durissima per noi. Era come se Giulia fosse ancora qui. Non era soltanto una collega: era diventata una grande amica», dice Assunta Aversa, il medico che dirige il laboratorio.

E’ stata lei, sabato mattina, l’ultima a vedere Giulia al Sealab. «Alle 11 ci siamo salutate, e le ho detto: 'Ci vediamo lunedì, passa un bel fine settimana'. Un’ora dopo mi è arrivata la telefonata che Giulia era morta». Il laboratorio resterà chiuso per lutto nel giorno del funerale. Né ai colleghi né ai familiari Giulia aveva mai fatto cenno a qualche problema di salute. «Stava bene – assicura il fratello – non aveva problemi. No, non si può morire così».

Anche se va ancora fatta l’autopsia, è già stata decisa la data dei funerali: si terranno giovedì a Pesaro, in via Lubiana, alle 15, chiesa di Santa Croce. Ma ci sarà anche un momento di raccoglimento e preghiera a Rimini. Stasera infatti, alla chiesa della Colonnella, sarà celebrato un rosario alle 20. Domani sera un altro rosario, presso la chiesa di Pesaro dove si terranno poi i funerali giovedì.

AGGIORNAMENTO Giulia è morta per un'aritmia