Iniezione di morfina, paziente morta. Infermiera a processo

Secondo la Procura di Rimini la puntura sarebbe la concausa del decesso

Infermiera (foto di repertorio)

Infermiera (foto di repertorio)

Rimini, 7 marzo 2017 - Un'infermiera è stata rinviata a giudizio per omicidio colposo per aver praticato un'iniezione di morfina in vena a un'anziana paziente, che, secondo la Procura di Rimini sarebbe la concausa della morte della donna. Il decesso è avvenuto nell'agosto del 2014 all'ospedale di Santarcangelo.

L'infermiera, difesa dall'avvocato Luca Ventaloro, si è sempre difesa sostenendo di aver praticato l'iniezione sottocutanea alla paziente di 93 anni con un quadro clinico già molto compromesso. La donna, prima ricoverata al reparto di Geriatria dell'ospedale Infermi, era stata trasferita a Santarcangelo dove poi è deceduta.

Sulla salma era poi stata fatta l'autopsia da cui era emerso come vi fosse una quantità elevata di morfina nel sangue, possibile concausa della morte. La prima udienza del processo è stata fissata per il 10 ottobre e la difesa ha già annunciato che chiederà una perizia medico legale. L'infermiera, nel frattempo, non è stata sospesa.