Rimini, sale sul balcone dell’amata ma lo scambiano per un ladro

Segnalazione dei vicini, in realtà era l’ex fidanzato che voleva rivedere la sua compagna

Un uomo si arrampica su un balcone (foto repertorio)

Un uomo si arrampica su un balcone (foto repertorio)

Rimini, 14 ottobre 2017 - «Correte, c’è un ladro che si sta arrampicando sul balcone dell’appartamento del mio vicino di casa». La telefonata è arrivata l’altra sera, poco prima delle 23 al centralino dei carabinieri. A Bellaria un uomo aveva notato degli strani movimenti provenienti dall’abitazione davanti alla sua. Ma soprattutto aveva visto una sagoma che, con grande abilità, stava ‘scalando’ la grondaia per arrivare al terrazzo di un appartamento. Un comportamento che, vista anche l’ora di notte, non lasciava presagire nulla di buono. A prima vista aveva tutte le caratteristiche di un ladro pronto ad entrare in un’abitazione per ‘ripulirla’. Così la pattuglia dei carabinieri si è precipitata sul luogo indicato dal bellariese a sirene spiegate, convinta di sorprese, con le mani nel sacco, un malvivente. In realtà i militari dell’Arma hanno trovato sì due persone sul balcone ‘incriminato’. Una era la figlia del padrone di casa e l’altro, il suo ex fidanzato. Proprio il giovane, poco più di vent’anni, si era arrampicato sul terrazzino per riuscire a parlare con la sua ex compagna.

«Non è un ladro, ma è il mio ex fidanzato», si è giustificata la giovane studentessa. I carabinieri hanno però voluto vederci chiaro ed hanno domandato al ragazzino perchè non avesse suonato al campanello e si fosse presentato ‘normalmente’ nell’abitazione della sua ex. «Non volevo essere visto dai vicini», ha cercato di spiegare, molto imbarazzato, ai militari dell’Arma dopo aver ottenuto però l’effetto opposto. Proprio un vicino di casa l’aveva scambiato per un ladro, allertando le forze dell’ordine.

I due ventenni avevano avuto una storia, ma, come spesso succede, era finita. Il ragazzo aveva voluto rivedere la sua ex per poter parlare con lei ed avere dei chiarimenti, all’insaputa però di parenti e conoscenti. Ma lo stratagemma usato per incontrarsi ha provocato un allarme generale.

Alla fine i carabinieri se ne sono andati lasciando i due giovani finalmente liberi di poter parlare della loro situazione. «Mi spiace di avervi creato problemi–si è giustificato il vicino che ha dato l’allarme–ma pensavo davvero si trattasse di un ladro».