Santarcangelo, degrado e prostituzione al lago. A luglio lavori per chiudere l'area

L'idea è quella di creare un'area attrezzata per sport e divertimento. Il proprietario "Lavori bloccati dalla burocrazia. Il Comune ci venga incontro"

Il lago Azzurro a Santarcangelo

Il lago Azzurro a Santarcangelo

Santarcangelo di Romagna (Rimini), 15 giugno 2017 - Chiudere il lago Azzurro, impedire l’accesso alle persone indesiderate e farne un’area attrezzata per lo sport e il divertimento. E’ il progetto che ha in testa da tempo Telemaco Pozzi, l’imprenditore titolare dell’area in via Savina dove si trova il lago diventato meta di scambisti e persone in cerca di avventure sessuali. Pozzi e la sua impresa hanno iniziato già l’anno scorso i lavori per chiudere l’area (lasciando un passaggio pedonale solo in alcuni punti), ma assicura di non aver potuto completare fin qui i lavori «a causa della burocrazia. Ogni volta mi devo scontrare con qualche ostacolo. L’ultimo? Mi è stato chiesto di sospendere i lavori perché, in questo periodo, potrebbero disturbare gli uccelli che nidificano».

L’intervento per la chiusura del lago Azzurro riprenderà allora «a fine luglio, quando non daremo più fastidio ai volatili». Ma oltre a recintare l’area, da tempo Pozzi ha nel cassetto vari progetti per valorizzare il lago Azzurro. Alcuni fanno parte anche di Santarcangelopiù, il masteplan con cui il Comune ha individuato gli interventi che potrebbero essere realizzati da qui ai prossimi anni (a carico del pubblico e dei privati) per riqualificare varie aree della città. «Tocca all’amministrazione decidere che cosa fare. Se mi daranno le autorizzazioni per poter attrezzare l’area con strutture per il divertimento e lo sport, che siano in qualche modo remunerative, farò la mia parte. Altrimenti chiudiamo l’area e lasciamo tutto com’è ora. Non possiamo sostenere certi investimenti senza poter contare su un ritorno economico».

Fino a quel momento resta un problema di degrado nell’area. E’ da mesi ormai che i carabinieri di Santarcangelo perlustrano la zona per tenere alla larga chi va al lago per gli scambi di coppie. Secondo le segnalazioni di alcuni frequentatori del lago Azzurro, dove tanti vanno a camminare e a pescare, ci sarebbe perfino un giro di prostituzione omosessuale. E la settimana scorsa i militari hanno multato alcune auto e identificato cinque persone, nel corso di un blitz. «Sappiamo che il lago è visitato da persone di ogni genere – allarga le braccia Pozzi – e in passato abbiamo già recintato alcuni tratti della zona. Ma poi puntualmente qualcuno demoliva la staccionata o la recinzione. L’unico modo per evitare certi fenomeni è valorizzare il lago Azzurro e farlo vivere con varie attività».