La lunga battaglia di Valentina. "Alla fine ha vinto la leucemia"

Stroncata a 22 anni. I genitori: «La sua lotta prosegue oltre la morte»

LUTTO Valentina Simoncini, 22 anni, da Misano Adriatico: la ragazza è stata stroncata da una forma di leucemia, malattia che sembrava debellata

LUTTO Valentina Simoncini, 22 anni, da Misano Adriatico: la ragazza è stata stroncata da una forma di leucemia, malattia che sembrava debellata

Rimini, 19 maggio 2016 - Valentina aveva già combattuto una volta, contro quel male. Aveva combattuto ed era riuscita, grazie all’aiuto dei genitori, a sconfiggerlo. Meno di un mese fa, però, quella malattia tremenda – che si chiama leucemia mieloide acuta – si è risveglita di nuovo, inaspettatamemente, e ha spezzato per sempre la sua giovane vita. Valentina Simoncini, da Misano Adriatico, si è spenta lunedì scorso. Aveva solo 22 anni. Come un fulmine a ciel sereno, la notizia della tragedia è piombata sui moltissimi amici, conoscenti e familiari della ragazza, lasciandoli senza parole. A ripercorrere gli ultimi momenti di questa tragedia, è ora il papà di Valentina, Nicola Simoncini, che insieme a mamma Tullia è sempre rimasto al fianco della figlia. Nella speranza che «il racconto della sua storia possa contribuire alla raccolta fondi su questa patologia».

Quando ha iniziato a manifestarsi la malattia di Valentina?

«Nel 2011, al ritorno da una vacanza. All’inizio i sintomi erano limitati a febbre e mal di gola. Poi la situazione iniziò a precipitare, finché i medici non si resero conto che si trattava di leucemia».

Poi cosa accadde?

«Con grande coraggio, Valentina accettò di sottoporsi alla terapia. Cinque cicli di chemioterapia all’ospedale San Gerardo di Monza. Una prova difficile per chiunque. Figuriamoci per una ragazzina di appena 17 anni. Ma Valentina la affrontò con una forza incredibile, riuscendo alla fine ad avere la meglio».

Vostra figlia era guarita?

«Così sembrava. Nel giro di pochi mesi era riuscita a ristabilirsi completamente, tornando ad avere una vita normale. Praticava molto sport, soprattutto nuoto e si era fidanzata. Si era iscritta all’università, ed era stata anche in Erasmus in Belgio. Continuava a dare gli esami, e a giugno si sarebbe laureata alla scuola per Interpreti e traduttori dell’istituto San Pellegrino di Misano».

Improvvisamente, però, c’è stata quella ricaduta...

«Meno di un mese fa, il suo midollo ha avuto un nuovo ‘blocco’. Non se lo aspettava nessuno, nemmeno i medici. Il male sembrava debellato una volta per tutte. E invece, dopo tanto tempo, è tornato di nuovo a galla, e si è portato via nostra figlia».

Come vorrebbe che venisse ricordata Valentina?

«Era una ragazza radiosa, solare, gentile con tutti. Da quando era guarita, aveva iniziato a spendersi per la beneficenza: insieme alla famiglia, collaborava con l’ospedale Infermi di Rimini e con l’associazione ‘Quelli che con Luca’. A febbraio la nostra cena aveva raccolto oltre 6mila euro. Valentina credeva nell’importanza della ricerca: solo se tutti danno il loro contributo, sarà possibile trovare una cura». I funerali si terranno oggi alle 15.30 alla chiesa di San Pio V a Cattolica.