Rimini, trovato senza vita nel bar. I ladri svaligiano casa e locale

Macabra razzia in via Casalecchio: Pasquale Donato viveva con l’anziana madre disabile

La casa di via Casalecchio dopo il passaggio dei ladri (foto Migliorini)

La casa di via Casalecchio dopo il passaggio dei ladri (foto Migliorini)

Rimini, 25 giugno 2017 - Muore all’improvviso e i ladri gli ripuliscono il bar e l’appartamento. Ha dell’incredibile, quello che è avvenuto qualche giorno fa in via Casalecchio, e su cui sta indagando la Polizia. Ora la gente del posto ha paura che quella casa vuota diventi un ricettacolo di delinquenti.

La vittima è Pasquale Donato, meno di 60 anni, da sempre titolare del bar-tabacchi Casalecchio sulla strada omonima. Un punto di riferimento per i residenti del piccolo ‘ghetto’ poco distante dalla chiesa. Sono talmente pochi che tutti conoscono tutti, orari e abitudini. Donato viveva nella casa sopra il locale, insieme all’anziana mamma invalida che non si alza più dal letto e con problemi di Alzheimer. La gente della zona sapeva che il giorno di chiusura del bar-tabacchi era il martedì, ma quando mercoledì mattina scorso hanno visto che il locale non aveva ancora aperto si sono stupiti. «All’inizio ho creduto che Pasquale si fosse addormentato – racconto un cliente-amico – e anche se mi sembrava strano che fosse accaduto, non ho certo pensato al peggio». Poi però i vicini si accorgono che fuori dal bar ci sono ancora le paste e i giornali che i fornitori gli portavano tutte le mattine. «A quel punto ci siamo preoccupati sul serio. Se fosse accaduto qualche emergenza che l’avesse fatto allontanare, avrebbe sicuramente appeso un biglietto come faceva di solito». Ma di biglietti sulla porta del bar non ce ne sono. Via via che passano le ore, i vicini sono sempre più preoccupati, e alla fine qualcuno si fa coraggio e decide di avventurarsi all’interno del locale.

Pasquale è nel bar, steso a terra e non dà segni di vita. L’ambulanza viene allertata subito, ma gli operatori del 118 non possono fare altro che constatarne la morte. Non è ancora certo quando si è consumata la tragedia, se martedì o mercoledì mattina, ma ora la preoccupazione è per l’anziana signora che è al piano di sopra ed è ignara di tutto. I medici la trovano in buone condizioni e la trasferiscono in una casa protetta. Casa e bar restano così incustoditi, ma è giovedì che si consuma il secondo ‘atto’ di questa tragica storia. Il giorno dopo sono sempre i vicini ad accorgersi che la recinzione del piccolo stabile è stata tagliata e sicuramente prima non era così e una delle porte sul retro è spalancata. La gente chiama di nuovo la Polizia e quando gli agenti entrano, si rendono conto che i ladri hanno fatto razzia. Non solo hanno fatto manbassa nel bar-tabacchi, portandosi via tutto quello che c’era e svuotando le slot dopo averle scaraventate nel cortile, ma sono saliti anche nell’appartamento al piano di sopra. Qui hanno gettato tutto a soqquadro, cercando oro e soldi. Il sospetto degli investigatori è che gli autori di quel macello siano andati lì proprio perchè sapevano che il proprietario era stato trovato morto il giorno prima e che avrebbero avuto campo libero. E non escludono che possa trattarsi di qualcuno che frequentava il bar. Venerdì, i vicini hanno sorpreso nel cortile del locale alcuni cittadini albanesi, e quando hanno chiesto loro di allontanarsi, quelli hanno risposto picche. Se ne sono andati solo quando i residenti hanno chiamato le forze dell’ordine. «Casa e bar sono aperti – dicono ora – in balia di ladri e delinquenti. La nostra paura è che si installino lì dentro, con tutto quello che ne consegue. Pasquale era una brava persona, un punto di riferimento per la gente di qui. Ci mancherà molto, speriamo che la polizia trovi i suoi parenti al più presto».