Rimini, multe anti degrado. Dai pallinari ai clienti delle prostitute

Oltre 720 sanzioni da gennaio ad agosto

Prostitute a Rimini (foto d’archivio PasqualeBove)

Prostitute a Rimini (foto d’archivio PasqualeBove)

Rimini, 22 settembre 2016 - Dai pallinari alla prostituzione su strada, sono state oltre 720 le sanzioni amministrative elevate da gennaio ad agosto a Rimini, per violazioni del regolamento di polizia municipale nell’ambito delle azioni specifiche messe in campo contro il degrado urbano

Azioni che prevedono sia il presidio delle aree più frequentate dai cittadini (dai parchi ai parcheggi) sia il controllo di quelle zone invece più isolate. Soprattutto da questa estate i 'pallinari’ si sono presentati in grande numero sui viali delle Regine. Da inizio anno ad oggi sono stati ben 392 i verbali elevati dagli agenti verso gli organizzatori e i complici che in strada aggirano i passanti con il gioco delle tre carte e per i quali il regolamento prevede sanzioni per 1000 euro ciascuno. Altro importante capitolo di azione è quello a contrasto della prostituzione su strada: dall’inizio dell’anno e con particolare attenzione nei mesi estivi, sono state sanzionate 225 persone tra prostitute e clienti.

I controlli quotidiani hanno interessato anche gli immobili, gli alberghi e le colonie abbandonati, per evitare che questi possano diventare luoghi di rifugio per soggetti senza fissa dimora o dediti a delinquere. A questo scopo sono stati cinque i controlli su edifici in stato di abbandono, 39 le situazioni di bivacco sulle quali sono intervenuti i vigili e in un paio di casi si è anche intervenuti per l’erba troppo alta. Sono stati invece 22 i parcheggiatori abusivi multati. Infine 41 i mendicanti che sono stati identificati.

"E’ un aspetto, quello del contrasto alle problematiche territoriali, che continua a vederci impegnati in prima linea anche con progetti specifici, per arrivare a debellare situazioni che minano la qualità della vita dei cittadini e la loro percezione di sicurezza. Resta però un tema aperto – afferma l’amministrazione comunale in una nota – che riguarda la percentuale di mancato incasso da queste sanzioni, che inevitabilmente resta molto alto, fino ad arrivare a sfiorare il 40%. Purtroppo i meccanismi legislativi non ci aiutano, costringendoci a iscrivere a ruolo le sanzioni che non vengono corrisposte e avviando procedure di recupero farraginose, che seguono tempi infiniti e spesso estenuanti. Si dovrà, in futuro, arrivare a una semplificazione anche su questi problemi, che toccano direttamente la vita delle comunità”.