Donna mummificata, addosso aveva un bikini verde e un anello. Le foto

Un operaio: «In primavera ho visto un uomo in quel container»

Nel disegno di John Betti la ricostruzione dell’interno del container dove è stato ritrovato il corpo, ormai mummificato, di una donna dall’apparente età compresa tra i 18 ed i 40 anni

Nel disegno di John Betti la ricostruzione dell’interno del container dove è stato ritrovato il corpo, ormai mummificato, di una donna dall’apparente età compresa tra i 18 ed i 40 anni

Rimini, 27 ottobre 206 - La morte l’ha sorpresa con addosso un bikini verde a pois bianchi e sopra una canottiera a spalla larga chiara con palme scure ed ancore: tra i capelli aveva ancora gli occhiali da sole, tipo Ray Ban. Lei, la giovane trovata senza vita, all’interno di un container del personale di manutenzione delle Ferrovie dello stato nella zona scalo merci della stazione di Santarcangelo, con il corpo mummificato, era a terra, sdraiata su un materasso con le gambe leggermente divaricate, le mani sotto il torace, la testa riversa sulla coperta.

Poco lontano dal cadavere un pantaloncino corto di cotone rosso e di marca ‘Grand & Hills Oviesse’, un paio di calzini corti di cotone bianco marca Puma ed un paio di scarpe bianche «Le Coq Sportif». Elementi che sembrerebbero escludere la pista di una sbandata che aveva trovato rifugio nel container. La sconosciuta aveva un abbigliamento tipico di chi torna dalla spiaggia, ma curato.

Sono proprio questi piccoli particolari che potrebbero aiutare gli investigatori a dare un nome a quel povero corpo, scoperto martedì mattina, in avanzato stato di decomposizione e sul quale questa mattina l’anatomopatologo, Pier Paolo Balli, eseguirà l’autopsia. Piccoli particolari che potrebbero risultare decisivi, esattamente come l’orecchino pendente della lunghezza di circa 6-7 centimetri che la donna aveva al lobo sinistro o come l’anello con una pietra chiara che è stato rinvenuto al dito medio della mano sinistra oltre a braccialettini in tessuto.

E sotto il corpo della sconosciuta, all’altezza del torace, gli uomini della Polizia hanno anche rinvenuto una cintura di tessuto intrecciata scura, con fibbia metallica e dalla lunghezza di circa 110 centimetri. A chi apparteneva quella cinghia e soprattutto a che cosa è servita? Gli interrogativi sono tanti, tantissimi, ad iniziare dalla identità della morta.

Di lei si sa solo che potrebbe avere dai 18 ai 40 anni e che da una prima ispezione cadaverica, compiuta dal dottor Di Domenico, non presentava ferite nè da arma da taglio nè da fuoco. Anche la scatola cranica non mostrava fratture, così come gli arti.

Che cosa o chi ha provocato la morte della donna? E che cosa ci faceva in quel container, non di facile accesso agli sconosciuti? Uno degli operai ha raccontato agli investigatori un dettaglio importante: «In primavera ho visto un ragazzo magro e di colore in quel container». Intanto ieri i genitori di una ragazza, che da mesi risulta scomparsa, si sono presentati in Questura per avere notizie della loro figlia, ma non hanno riconosciuto nessuno degli oggetti ritrovati sul cadavere. Il mistero continua.