Piergiorgio Lorenzetti "stroncato da un malore, la droga non c'entra"

I risultati degli esami sul corpo del giovane riminese morto il 15 aprile scorso lo confermano. I genitori: 'Pigio' si poteva salvare se fosse stato soccorso in tempo

Piergiorgio Lorenzetti

Piergiorgio Lorenzetti

Rimini, 5 ottobre 2016 – Non è stata la droga a causare la morte di ‘Pigio’. Anzi: nel corpo di Piergiorgio Lorenzetti, il 19enne studente riminese scomparso il 15 aprile nel suo appartamento a Bologna, non c’era propria traccia di sostanze stupefacenti e nemmeno di alcol, ma solo di fumo passivo e dei sonniferi che lui prendeva. I risultati degli ulteriori accertamenti sul ragazzo, arrivati qualche giorno dopo il decesso, non hanno lasciato spazio a dubbi.

A stroncare Lorenzetti è stato il malore che ha accusato al mattino, appena svegliatosi e dopo aver telefonato alla mamma, che lo ha sentito normalissimo. Se fosse stato soccorso in tempo, si sarebbe salvato. Ma il compagno d’appartamento che era quella mattina con lui a casa non si è accorto di nulla, perché dormiva.

E ‘Pigio’ non ha avuto scampo: quando un altro compagno d’appartamento è rientrato intorno alle 12,30 di quella mattina e l’ha trovato esanime sul letto, le sue condizioni erano già gravissime. Lorenzetti è morto per un edema cerebrale causato dal troppo tempo trascorso senza soccorsi, e per la mancanza di ossigenazione dovuta al malore, forse dipeso anche dai postumi di un'influenza che aveva avuto qualche giorno prima, non per un mix di alcol e droghe. "Lo dimostra anche il fatto – ricordano i genitori Lamberto e Antonella - che ‘Pigio’ abbia potuto donare cuore, fegato, reni e polmoni, che quindi erano puliti!”.