Ponte di Tiberio, Italia Nostra contro la passerella

Critiche anche su piazza Malatesta: "Andava recuperato il fossato"

Ponte di Tiberio, il rendering della passerella che dovrebbe collegare le due sponde

Ponte di Tiberio, il rendering della passerella che dovrebbe collegare le due sponde

Rimini, 26 luglio 2017 - «Le mura antiche del ponte di Tiberio avrebbero bisogno di essere restaurate, non perforate per realizzare passerelle che compromettono la visuale del ponte...». Altro che la Floating piers di Christo sul lago di Iseo: per Italia Nostra, l’associazione per la tutela del patrimonio storico e ambientale, i lavori in corso consegneranno ai riminesi un ponte... sullo stagno.

«Non è stata fatta una valutazione d’impatto storico-ambientale», attacca Italia nostra, e così «prima si magnificano le mura antiche» e poi si procede a perforarle, «con il beneplacito della Soprintendenza».

Italia Nostra tira per la giacchetta il soprintendente, Giorgio Cozzolino, ma soprattutto il sindaco Andrea Gnassi.

Perché «col pretesto di volerne migliorare la fruibilità turistica, un gruppo di politici ha deciso di modificare l’aspetto e la funzione di uno spazio millenario. Il ballatoio a sbalzo a valle del ponte, l’abbattimento di parti delle mura ottocentesche, la perforazione delle mura medioevali-malatestiane parzialmente restaurate nel ’700, e ancora la passerella tra le due sponde non priva di rischi idraulici (stagnazione e corrosione) e quella sopraelevata lungo la sponda meridionale sono interventi invasivi e antistorici. Così si farà fa scempio di un notevole patrimonio culturale e storico, compromettendo la straordinaria visuale del ponte di Tiberio».

Per Italia Nostra altri erano gli interventi da fare per valorizzare l’area: «L’amministrazione poteva pedonalizzare il ponte, sistemare le banchine e le mura deteriorate».

Italia nostra ne ha anche per i lavori in corso in piazza Malatesta: «Il Comune, anzichè operare per il ripristino dell’antico fossato, ha deciso di fare un’arena per spettacoli impedendo la possibilità di recuperare filologicamente elementi originali di Castel Sismondo. Un’arena nello spazio del fossato è un falso storico».

Tornando al ponte di Tiberio, rincara la dose pure il comitato di borgo San Giuliano. «Premesso che un muro del ’700 non è certo un muretto di Lego, le mura oggetto dei lavori anche se restaurate nel 1751 e consolidate nel dopoguerra restano malatestiane, e fanno parte del medesimo patrimonio del ponte. Poi non ci si chieda perché faremo l’esposto in Procura». Che sarà presentato in settimana.