Sfrattato il presepe a Riccione: "Per salvarlo scrivo al Papa"

Il disperato appello di Maurizio Veterani

Maurizio Veterani con il presepe

Maurizio Veterani con il presepe

Riccione (Rimini), 3 dicembre 2016 - «Con le sue 600 statuette animate da 300 motori, questo presepe è unico nel suo genere, per salvarlo lancio un ultimo appello: rinnovatemi il contratto per restare all’Arboreto Cicchetti, altrimenti finirà a pezzi in un garage. Se non avrò risposta, per preservarlo, scriverò a Papa Bergoglio, sono certo che mi ascolterà».

E’ il disperato tentativo di Maurizio Veterani, 64 anni, di cui trenta trascorsi a costruire, pezzo dopo pezzo, la piccola Betlemme che si estende su 45 metri quadrati di superficie. Già dall’anno scorso gli era stato comunicato che l’intenzione del Comune è quella di realizzare un progetto di riqualificazione dell’Aboreto (il bando partirà a gennaio), proprio per questo motivo un anno fa erano state sfrattate tutte le cooperative sociali che avevano delle attività in quel polmone verde.

A Veterani l’anno scorso era comunque stato concesso di riaccendere il presepe. «Tramite l’associazione La Perla Solidale– conferma – ho riavuto il contratto della luce, che poi ho pagato di tasca mia. Ho la ricevuta della bolletta. Le precedenti le ha pagate Famija Arciunesa, che oltre a ospitare il presepe nella sua sede, se n’é fatta carico anche quando nel 2003 è stato trasferito all’Arboreto».

L’ex sindaco Daniele Imola, che aveva concesso lo spazio a quest’opera bacchetta la Tosi. L’accusa di non aver detto la verità, quando in risposta alla domanda della pentastellata Morena Ripa, nell’ultimo consiglio comunale ha detto di non voler più pagare le bollette a Veterani. Lo fa, mostrando copia del bollettino saldato da Veterani.

«E’ gravissimo quello che ha detto il sindaco in consiglio comunale, ma su questo risponderà nelle sedi opportune – tuona Imola – E’ ingiustificabile e assurdo far chiudere quel presepe animato. A parte che non sarebbe stato uno scandalo se il Comune avesse investito 500 euro per far vedere anche quest’anno il presepe ai bimbi. Chissà quanto ha speso per il pupazzo che ha dovuto spostare a furor di popolo o forse anche per qualche telefonata dalla Sovrintendenza ai beni culturali».

Imola conclude: «Ho parlato con Veterani purtroppo il presepe, che il sindaco gli ha intimato di portare via, nella sua interezza non sarà più recuperabile, ma mi ha dato un’idea. Buona parte di quel materiale può essere usato per allestire una rassegna dei vecchi mestieri con tutti i personaggi in movimento. Una bella idea che potrebbe essere utile per far vedere ai bambini la manualità dei loro nonni, quindi si potrebbe organizzare una mostra permanente alla quale nel periodo natalizio potrebbe aggiungersi la Natività. Con altri amici stiamo già cercando una soluzione».