Riccione, sms hard e sesso con la studentessa. Arrestato il prof a luci rosse

Arrestato questa mattina mentre si stava recando a lezione, ieri aveva preso un giorno di ferie

Una scena di American Beauty

Una scena di American Beauty

Rimini, 30 gennaio 2018 - Il prof a luci rosse è stato arrestato. Sotto accusa la sua relazione con un’alunna di 15 anni, che potrebbe tra l'altro non essere l'unica. Il docente, 45 anni residente a Pesaro, è stato arrestato questa mattina dalla polizia mentre si stava recando a scuola, a Riccione. Atti sessuali con minore il capo di imputazione.

Ieri non era in classe, aveva preso un giorno di ferie. Oggi stava andando a scuola come ogni giorno, vestito in giacca e cravatta. Nell’inchiesta è spuntato un altro testimone, un alunno della stessa scuola che avrebbe raccontato agli inquirenti che non era la prima volta che l’insegnante in questione aveva una storia con una studentessa. Sarebbe quindi recidivo.

Quanto alla giovane protagonista, fidanzatina del figlio maggiorenne, non è mai apparsa pentita di quello che lei stessa ha definito "una relazione sentimentale", rivendicando anzi il suo diritto a consumare la sua vita come vuole. Incluso fare sesso con il suo insegnante. Sempre lei, a confessare candidamente e con orgoglio ai poliziotti i rapporti sessuali con l’uomo, e fino a ieri i suoi genitori non avevano sporto alcuna denuncia. Sempre lei, secondo il suo racconto, ad approcciarlo con messaggi sui social network e poi in maniera diretta. Una cotta adolescienziale, dunque, del quale l'uomo maturo si sarebbe approfittato consumando fugaci rapporti in auto, mentre accompagnava a scuola la ragazzina, o dall'istituto alla fermata del bus. In un'occasione ci sarebbero state anche effusioni a scuola, in una stanza vicino alle aule.

Il giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, ha firmato in mattinata l'ordinanza di custodia cautelare per il docente che al momento è stato trasferito in carcere. L'indagine, coordinata dal procuratore capo Elisabetta Melotti e dal sostituto procuratore Paola Bonetti, è partita su segnalazione del preside dell'Istituto dopo che era venuto a conoscenza di alcuni file audio inviati dal professore alla studentessa con esplicite richieste di atti sessuali.