Rimini, si prostituiscono di giorno nel parco accanto al grattacielo

Lucciole cinesi nell’area verde

Lucciole in piazzale Carso

Lucciole in piazzale Carso

Rimini, 18 aprile 2017 – Dovrebbe essere il parco dove portare i bambini a giocare, o fare una passeggiata con il cane. Invece il giardino di piazzale Carso, a due passi dal grattacielo, è diventato il parco del sesso. Dove le lucciole cinesi si ‘vendono’ anche in pieno giorno. Le fotografie che abbiamo scattato nel giorno di Pasqua, poco dopo le 16, raccontano bene una situazione che è purtroppo all’ordine del giorno in piazzale Carso.

Le prostitute attendono i loro potenziali clienti sedute sulle panchine, incuranti dei passanti. Qualche famiglia di passaggio si allontana dal parco appena le nota. Anche perché le ragazze vengono badate a vista dal loro protettore. Non è certo nuova la presenza delle lucciole in piazzale Carso. E le cinesi, come ha ricordato pochi giorni fa anche la comunità Papa Giovanni XXIII nella sua inchiesta video sulla prostituzione, a Rimini sono da anni una costante in diversi luoghi del ‘mercato del sesso’. Ma vederle lavorare in pieno giorno, persino a Pasqua, fa un certo effetto. Il parco non è l’unico luogo dove si prostituiscono. A pochi metri dai giardini del piazzale (che il Comune ha intitolato alle Vittime delle foibe) c’è una casa dove altre prostitute cinesi ‘ricevono’ direttamente i clienti. Quelle al parco sono già note alla polizia, che è già intervenuta più volte nel tentativo di fermare la prostituzione in pieno giorno in piazzale Carso.

Le lucciole risultano essere residenti a Prato, dove hanno regolare permesso di giorno. Fanno le ‘pendolari’, insomma. E alcune di loro sono le stesse che poi di sera battono i marciapiedi tra il viale della stazione e la chiesa di San Nicolò. La questura di Rimini ha più volte chiesto ai colleghi della questura di Prato di revocare loro il permesso di soggiorno, ma per ora non è arrivato alcun provvedimento. E le lucciole cinesi continuano così imperterrite a lavorare, di giorno e di sera.

Dietro alle ragazze orientali, così come per le altre prostitute in strada, c’è un’organizzazione criminale ben strutturata e ramificata. Per questo motivo il consigliere comunale di Rimini attiva, Kristian Gianfreda, ha invitato le forze dell’ordine a iniziare indagini accurate nei confronti dei protettori e di chi gestisce il mercato della prostituzione.