Rimini, prostitute, multe per 200mila euro. Spuntano i cartelli no-sex

Il Comune fa il record di incassi nei primi sei mesi dell’anno

Alcune lucciole (foto di repertorio)

Alcune lucciole (foto di repertorio)

Rimini, 27 giugno 2017 - «Sanzioni da 400 a 10.000 euro». Pronti i cartelli che ‘avvertono’ i clienti delle lucciole sui rischi salatissimi che corrono se beccati a contrattare una prestazione in strada. Saranno piazzati, nei prossimi giorni, sulla Statale 16. Come dire: cliente avvisato, mezzo salvato. Non è la prima volta che Palazzo Garampi installa segnali stradali antiprostitute.

I precedenti, nel giugno 2014, comandante della municipale era ancora Vasco Talenti - erano molto espliciti, ma la multa più contenuta: ‘Attenzione intralcio al traffico sanzioni da 41 a 168 euro’. Più esplicito il disegno, assente nei nuovi: una persona che si avvicina a un’auto, il tutto sbarrato con la classica riga rossa cerchiata, di divieto.

La segnaletica anti passeggiatrici venne piazzata in zona Sud, lungo viale Regina Margherita e viale Principe di Piemonte. Ora ci si allarga sull’Adriatica. Così che nessuno beccato in flagrante possa dire: «Ma io non ne sapevo niente». In commissione consiliare il comandante Andrea Rossi, insieme all’assessore Jamil Sadegholvaad, ha snocciolato i dati a riguardo.

Dall’1 gennaio al 24 giugno gli agenti della municipale hanno fatto 112 multe per i vari articoli del codice e dei regolamenti municipali sulla prostituzione in strada. Rispetto allo scorso anno (stesso periodo) c’è un aumento di oltre il 10 per cento. Nel dettaglio 15 le maximulte per violazione dell’articolo 527 del codice penale (atti osceni in luogo pubblico, 10 mila euro cadauna, a lucciole e clienti); 23 multe per l’ordinanza ‘contigibile e urgente’ che va da fine maggio a inizio settembre (400 euro cadauna).

Dieci sanzioni per violazione degli articoli del regolamento di polizia municipale che punisce la contrattazione del rapporto sessuale (1.000 euro cadauna). Infine 64 per la violazione dell’articolo 190 del codice della strada, intralcio al traffico, da 25 euro l’una. In tutto sanzioni per 200 mila euro nei primi sei mesi dell’anno.

Il grosso del bottino grazie alla stangata sugli atti osceni in luogo pubblico dopo la depenalizzazione, e il conseguente maxiaumento della multe (che vengono sempre dai clienti, raramente dalle lucciole). Rispetto agli altri anni, l’incasso totale - seppure teorico - sino ad oggi è aumentato oltre quattro volte. Le sanzioni non pagate – segnala il Comune - vengono iscritte a ruolo, come prevede la legge. «Sinora hanno avuto molto impatto le multe da 10 mila euro che hanno cambiato le abitudini delle prostitute e dei trans – segnala il comandante Rossi – che o passano il confine dei Comuni limitrofi o portano il cliente in casa o in albergo».