Rimini, gioielliere aggredito e rapinato: "Ho lottato con tutte le mie forze"

In tre ripuliscono l’oreficeria «Linea oro» di via Chiabrera

Ivan Innocenti, il titolare della gioielleria che ieri pomeriggio è stata rapinata da tre banditi

Ivan Innocenti, il titolare della gioielleria che ieri pomeriggio è stata rapinata da tre banditi

Rimini, 14 dicembre 2017 - «E’ entrato, non ha detto una parola e mi è subito addosso, spingendomi contro il muro. Ho avuto molta paura». E’ ancora sotto choc Ivan Innocenti, il titolare della gioielleria «Linea oro» di via Chiabrera 29 quando racconta agli investigatori la rapina che ha appena subito. Sono le 18,30 di ieri quando nella sua oreficeria entra in tutta fretta un uomo. Ha il volto parzialmente travisato. Il gioielliere non ha neanche il tempo di guardarlo in faccia che si sente due braccia possenti che lo afferrano. Lo sconosciuto lo spinge contro il muro e tenta di chiuderlo in un angolo, dietro il bancone. Il gioielliere si ribella all’aggressione, ma la reazione del bandito è ancora più violenta. Tenta di bloccargli le mani con le fascette, ma la vittima oppone resistenza. Poi lo sbatte a terra mentre nel negozio entrano i due complici, un uomo e una donna. Innocenti con la forza della disperazione grida aiuto. «Ho fatto di tutto pur di attirare l’attenzione degli altri commercianti, speravo che qualcuno mi sentisse», racconta ancora ai carabinieri. I due complici, tutti travisati, con il calcio di una pistola, spaccano la vetrina mentre il gioielliere e il primo bandito lottano a terra.

La donna si dirige verso la vittima e, per spaventarlo, gli mostra una pistola sotto il naso. Il tutto dura diversi minuti. Minuti interminabili per Ivan Innocenti che di soccombere non ne vuole sapere. Il bandito tenta di tenerlo stretto, lo insula e lo minaccia in una lingua, molto probabilmente dell’Est. I tre arraffano i plateaux di gioielli che sono esposti nella vetrina. Sono cinque e contengono tutti i preziosi prodotti nella gioielleria. In realtà tutti pezzi unici. Una volta impossessatisi del bottino, circa sui 20mila euro, i tre si danno alla fuga. Innocenti dà subito l’allarme. Sul posto arrivano i carabinieri per i rilievi ed iniziano le indagini. Le modalità del colpo sono completamente diverse da quelle delle rapine messe a segno in città e in provincia.Fondamentali per identificare gli autori di questa rapina potrebbero rivelarsi le immagini delle telecamere.

«E’ la prima volta che subisco un colpo in 20 anni di attività. Anni fa ero riuscito a sventarne uno», commenta. Ieri sera il gioielliere è stato precauzionalmente accompagnato in pronto soccorso dopo l’aggressione subita.