Riccione, bassotto ucciso a fucilate mentre è in giardino

La padrona Mara Sarti: «Il killer, armato di carabina, è una persona pericolosa»

Würstel con l'architetto Mara Sarti

Würstel con l'architetto Mara Sarti

Riccione (Rimini), 22 ottobre 2016 - Tragica fine per Würstel, un bassotto di 14 anni con pelo rosso, che abitava in un condominio di viale Angeloni a Riccione con la sua padrona. Domenica scorsa con ignobile freddezza, mentre prendeva un po’ d’aria nel giardino di casa, qualcuno ha impugnato un’arma (pare una carabina a compressione) e con un proiettile di metallo cromato lungo 88 millimetri gli ha trapassato il corpo, causandone le morte. Non si da pace l’architetto Mara Sarti, che portava il suo inseparabile Würstel con sé anche sui cantieri. Proprio per questo motivo il cagnolino che viveva con lei e con Tucidide, altro piccolo quattro zampe, per tanti riccionesi era diventato una specie di mascotte

Sul caso stanno indagando i Carabinieri di Riccione, ai quali la Sarti si è rivolta per sporgere formale querela nei confronti del responsabile di questo reato, che al momento resta ignoto. In seguito, i militari hanno sentito i vicini di casa e hanno effettuato un sopralluogo nel condominio, che conta una ventina di appartamenti, in gran parte estivi, quindi abitati dai turisti. Al momento, infatti, ne restano aperti solo sei. Sta di fatto che dopo l’uccisione di Würstel, chi abita in quel palazzo, di fronte al Centro medico Pegaso (accanto a Le Conchiglie) vive nella paura ed esce di casa guardandosi alle spalle. «Quello che è successo al mio cagnolino è gravissimo - si sfoga la Sarti con la voce qua e là strozzata dal pianto -. Qui ora hanno tutti paura, perché c’è qualcuno che usa un’arma con leggerezza. Avrebbero potuto ferire anche un bambino».

Racconta quindi i dettagli: «L’episodio è accaduto nel nostro giardino privato domenica tra le 16,30 e le 17. Ma di fatto quel pomeriggio, riportato Würstel in casa, ho solo notato qualche goccia di sangue. Non sapendo di cosa si trattasse lunedì mattina l’ho portato subito dal mio veterinario, Roberto Marca, che attraverso due radiografie, seguite anche da un’ecografia, ha confermato la presenza del proiettile che, trafitto il corpo, si era conficcato sopra i genitali. E’ stato fatto di tutto per salvarlo, ma il cane sotto shock con l’intestino forato, nonostante l’antibiotico, mercoledì verso le 16 è morto per setticemia». 

La Sarti, tra la rabbia che si mescola al dolore per la perdita dell’amico a quattro zampe, incalza: «Qui si aggira un individuo pericoloso, che usa un’arma con facilità, speriamo venga presto identificato. Un caso del genere a Riccione ci risulta che non si fosse mai verificato». Da qui l’appello: «Se qualcuno è a conoscenza di fatti analoghi, se ha visto o sentito qualcosa, dia informazioni, anche sul tipo di arma che può essere stata utilizzata». Ogni indizio, infatti, può essere prezioso. Ieri, intanto, il fatto è stato portato a conoscenza anche dei responsabili del canile comunale.