Riccione, stop alle biciclette in viale Ceccarini

I vigili fermano i ciclisti e chiedono di scendere, turisti interdetti. "E' un'area pedonale, così come viale Dante"

Bici a mano in viale Ceccarini e viale Dante

Bici a mano in viale Ceccarini e viale Dante

Riccione, 20 luglio 2017 - «Scenda dalla bici, questa è una zona pedonale». I primi turisti e riccionesi che si sono sentiti rivolgere queste parole dai vigili, sono rimasti interdetti. Da quando nelle aree pedonali non si gira in sella alla propria bici? Dall’inizio della settimana, almeno nel ‘salotto’ di Riccione. E’ quanto stanno facendo rispettare i vigili perché «si tratta di un’area pedonale e come dice il termine stesso, si va a piedi», parola del primo cittadino, Renata Tosi. C’è chi alza le mani al cielo in segno di giubilo e chi silenziosamente incassa storcendo il naso. Non a tutti piace la precisione con la quale l’amministrazione e i vigili stanno applicando il codice della strada.

«Si tratta semplicemente di trovare le migliori condizioni per una convivenza civile. E lo scendere dalla bici mentre nel viale c’è gente che passeggia, è uno dei comportamenti che migliora la convivenza». I più critici possono rasserenarsi sapendo che non sono previste sanzioni. Dal municipio non vogliono una levata di scudi e gente in fila a contestare l’arrivo dei bollettini.

«Nessuna sanzione, i vigili sono in centro per larga parte della giornata e daranno indicazioni a chi giungerà in bici». Chi pensa che attraversare la Ztl in bici, è bene che scelga un’altra strada o dribbli i vigili se ci riesce. Nel nuovo corso introdotto dall’amministrazione viale Ceccarini e viale Dante non sono ‘ciclabili’. A rimanere sorpresi sono stati anche i commercianti del Consorzio.

«Il provvedimento - premette Maurizio Metto, presidente del consorzio - non è stata condiviso con noi. Tuttavia le norme dicono questo, come accade quando in bici si attraversano le strisce pedonali; si scende a la si spinge a piedi. Con l’amministrazione avevamo discusso della necessità di un giro di vite per regolarizzare l’utilizzo dell’area pedonale. Mi riferisco in modo particolare ai mezzi che la attraversano. Purtroppo c’è stata un po’ troppa anarchia ultimamente nel rispetto degli orari per le consegne. Ora vediamo che anche in bici non si può più andare. In fondo siamo contenti, d’altronde c’era chi sfrecciava, e in una zona pedonale non lo si può fare».

Oltre alle bici, il giro di vite coinvolgerà anche i mezzi delle consegne. «Intendiamo incontrare gli operatori - prosegue Renata Tosi - per chiedere una maggiore collaborazione così da gestire al meglio anche lo scarico delle merci negli orari consentiti». Intanto si intravvedono i primi lavori per mostrare una maggior cura dell’area pedonale e di altri luoghi quali il porto e il lungomare.

I cartelloni con i fiori disegnati, che tante critiche avevano sollevato a Pasqua, sono stati riciclati per coprire i bidoni dell’immondizia in zona porto. Sempre al porto sono tornate le fioriere.