Rimini, momenti di terrore in A14. Auto colpita da un sasso

Il parabrezza dell’auto si è frantumato ma ha retto il colpo. "Siamo vivi per miracolo"

Il parabrezza rotto dal sasso

Il parabrezza rotto dal sasso

Rimini, 17 novembre 2017 - "Un colpo secco, fortissimo, e il parabrezza è andato in frantumi. E’ capitato così all’improvviso che non ho avuto neanche il tempo di spaventarmi. Per fortuna non ho perso il controllo della macchina, e mi sono fermato alla prima piazzola di sosta. Siamo salvi per miracolo». E’ il racconto di Lorenzo Bordini, riminese di 27 anni, che mentre era alla guida, con al fianco la fidanzata romena Raluca Trif, ha avuto la sua Fiat 500L colpita da un masso. «Era grosso più o meno come un melone – racconta il ragazzo –, eravamo in autostrada, domenica verso le 18,25, appena entrati al casello Rimini Nord per uscire a Riccione». Il parabrezza non si è rotto, sono fatti apposta per frantumarsi senza spezzarsi, salvo colpi di estrema violenza. «Solo qualche piccola scheggia mi è volata sulla faccia, niente di grave», aggiunge il giovane.

La macchina con la coppia a bordo è stata colpita appena superato il cavalcavia per via Coriano. In quel momento c’era un discreto traffico sull’A14, per cui la velocità della vettura non era elevata, tra i novanta e i cento chilometri orari. «Per fortuna, altrimenti l’impatto sarebbe stato molto maggiore – prosegue Bordini –. Comunque a quell’ora era già buio e non ho potuto vedere se sul cavalcavia ci fossero delle persone. Ho però controllato istintivamente lo specchietto retrovisore per verficiare che non ci fossero altre macchine dietro la mia. Noi ci siamo fermati quasi subito, e a quel punto ho chiamato al cellulare mio padre». Subito dopo Bordini ha telefonato anche alla polizia stradale. Gli agenti hanno fatto un sopralluogo sul posto dell’impatto, alla ricerca del masso, che non è stato ritrovato.

«La squdra di polizia giudiziaria della stradale – spiega il comandante Angelo Frugieri – sta indagando sulle possibili cause, al momento non si esclude nessuna ipotesi».

Sono sostanzialmente tre le ‘piste’ investigate. Ovviamente quella del possibile lancio volontario, ma anche il distacco di un pezzo di calcinaccio dallo stesso cavalcavia in questione; infine, non si esclude che la pietra possa essere stata sollevata e ‘sparata’ all’indietro da un autoarticolato che precedeva la Fiat 500L con a bordo i due giovani. Nei giorni scorsi a Milano una donna di 62 anni è morta per un malore dopo che un masso ha colpito il parabrezza della macchina sulla quale viaggiava.