Senzatetto miracolato, svegliato dal cane con la roulotte in fiamme

Scampato al rogo: "L’incendio è opera di un piromane"

Scampato all'incendio (Foto Migliorini)

Scampato all'incendio (Foto Migliorini)

Rimini, 28 marzo 2017 - «Devo la vita al mio cane ‘Orso’, che quando si è accorto che la roulotte stava prendendo fuoco ha iniziato ad abbaiare come un pazzo e mi ha svegliato. Ho cercato di scappare dalla porta, ma si era bloccata. A quel punto, disperato, sono uscito da una specie di foro che c’era nel telaio. Dopo trenta secondi è crollato il tettuccio. Senza il mio cane ora sarei tra le braccia di Dio». Un racconto sconvolgente quello di Stolin Tomasek, 33enne senza dimora di origine ceca, ferito nell’incendio di via Grottazza, a Santa Cristina, nella notte tra venerdì e sabato. Il sesto in zona in 18 mesi.

Com’è andata?

«Dormivo nella roulotte in mezzo al campo. Non mi sono accorto di niente. Ho altri cani ma quella notte li avevo lasciati fuori».

Poi?

«Appena mi sono svegliato ho visto la fiamme, il tetto che bruciava. E’ tutto legno sottile e polistirolo. Mi sono buttato di peso sulla porta che bruciava».

Invece?

«Non si è aperta. Allora mi sono infilato in un piccolo buco ed ero fuori. Dopo trenta secondo è crollato il tetto. Ci sarei rimasto sotto».

Era ferito?

«Avevo i capelli bruciati, ed ero intossicato».

Poi sono intervenuti vigili del fuoco, ambulanza, polizia...

«Mi hanno portato al pronto soccorso, per l’intossicazione mi hanno dato una specie di gas freddo, non so. Mi sono ripreso e ho firmato per uscire».

La sua ‘casa’ è bruciata?

«E’ rimasto solo il telaio. Ho perso i miei documenti, i vestiti, i miei pochi soldi che guadagno vendendo ortaggi e curando i campi a qualcuno. Il giorno dopo giravo scalzo. Mi hanno regalato delle scapre i vicini. Sono bravi».

Dove dorme ora?

«In un capanno lì vicino».

Pensa a un piromane?

«Sono sicuro. Due ore prima aveva provato a incendiare un campo lì vicino. Non ce l’ha fatta. Forse era arrabbiato».

Crede ce l’avesse con lei?

«Tutti sanno che dormo lì».

Ha sospetti?

«Una volta dopo un altro incendio con un residente l’abbiamo inseguito, ma è scappato sulla collina, verso la chiesa. Ho saputo che la notte dopo hanno dato fuoco a Libera Caccia, alla Gaiofana. Forse perché qui gira sempre la polizia, e si è dovuto spostare».

Da quanto vive lì?

«Da tre anni».

E’ in regola coi permessi?

«Sì. Facevo il pescatore, poi ho cambiato vita».