Rimini, vandali in azione al bagno 56

Squarciati quaranta nuovi lettini: danni anche allo scivolo per i bimbi

Gli squarci nei lettini presi di mira dai vandali (foto Migliorini)

Gli squarci nei lettini presi di mira dai vandali (foto Migliorini)

Rimini, 23 agosto 2017 - L’allarme è scattato subito, poco dopo mezzanotte. Ma per una quarantina di lettini di ultima generazione, quelli dotati anche di cuscinetto per la testa, non c’era più nulla da fare. Li hanno trovati squarciati, tagliati da capo a fondo con una precisione degna del miglior chirurgo. Ormai inutilizzabili fino al cambio del telo in poliestere. Un vero e proprio blitz vandalico quello messo in atto l’altra notte al bagno 56, davanti al Boa Bay.

A raccontarlo è lo stesso Gilberto Tacchi, uno degli storici titolari dello stabilimento balneare: «Mio figlio è stato avvisato verso quell’ora. Sono stati i guardiani che lo hanno chiamato per raccontargli del danneggiamento. Siamo subito corsi giù per renderci conto della situazione». E non era delle più rosee. I vandali avevano tagliato i lettini posizionati nelle primissime file.

«Hanno agito con una mano ferma e potente – spiega Tacchi –non hanno usato un taglierino o un punteruolo, ma un’arma affilata. Non credo possa trattarsi di un singolo che si è messo tagliare, da solo, quaranta lettini. Penso che ad agire siano stati almeno due o tre. Hanno fatto i danni in velocità e con una precisione, oserei dire, chirurgica».

Il bagnino poi aggiunge: «Noi abbiamo anche le telecamere mobili, i fari sempre accesi oltre ai guardiani, ma non sono sufficienti a tenere lontano certa gente. In più il nostro stabilimento, che appartieni all’Associazione ‘Le spiagge’ si trova posizionato di fronte al parco ‘Boa bay’. Il sistema di controllo è quindi più che mai elevato, soprattutto in questo periodo, ma non è servito a nulla. Si sono accaniti contro i nostri lettini. Sono anche arrivati a divellere dal suolo uno dei giochi riservati ai bambini».

Gilberto Ticchi commenta anche: «Non credo si tratti di una ragazzata. I tagli erano netti. Ci vuole molta forza per farli, non è un lavoro da ragazzini. In più hanno agito in fretta. Per aprire i lettini e tagliarli ci vuole, comuqne tempo. Uno da solo non ce la può fare».

Il bagnino, che ieri mattina ha subito sporto denuncia, confessa di non aver mai subito minacce: «Assolutamente niente di niente. In sessantatré anni che sono qui avrò avuto, al massimo, quattro o cinque incursioni di vandali. Nel 1965-66 mi distrussero la bellezza di 165 brandine, ma quelli erano altri tempi. Anni fa venne danneggiato un nostro moscone. Da allora più nulla». Tacchi fornisce anche una sua motivazione al gesto subito: «Penso che i nostri guardiani nei giorni scorsi abbiano disturbato, con la loro presenza, il ‘lavoro’ di qualche predone a caccia di coppiette. Potrebbe essere una loro vendetta. Siamo sì assicurati, ma è l’atto in sè che dà fastidio. Ci avranno causato danni per tre-quattro mila euro».