Luttazzi indagato per evasione. Lui: "Falso, ho pagato le tasse"

L'attore di Santarcangelo è finito sotto inchiesta

Daniele Luttazzi (foto Ansa)

Daniele Luttazzi (foto Ansa)

Santarcangelo (Rimini), 7 ottobre 2014 - L’accusa è pesante. Secondo le indagini della Guardia di finanza, Daniele Luttazzi (al secolo Daniele Fabbri), avrebbe evaso le imposte non versando l’Irpef dovuta sui suoi guadagni per oltre 140mila euro. Tutto è cominciato da alcuni accertamenti delle fiamme gialle, conclusi nel 2013, e che hanno portato adesso il noto attore, comico e scrittore di Santarcangelo sul registro degli indagati. Questo perché, stando alla ricostruzione fatta dal pm di Civitavecchia, la società Krassner Entertainment che gestisce gli impegni a teatro e l’immagine di Luttazzi, avrebbe falsificato le scritture contabili in modo da consentire all’artista l’evasione di 140 mila euro di Irpef. «Si tratta solo un equivoco», ha subito chiarito l’avvocato dell’attore di Santarcangelo, che da molti anni vive a Fregene. 

Ieri mattina però ci ha pensato lo stesso Luttazzi a chiarire, di persona, la sua posizione, attraverso il suo blog personale. «Nutro da sempre profonda stima per la Guardia di finanza e la raccomando vivamente a chiunque. Ecco perché considero l’indagine delle Fiamme gialle contro di me un malaugurato abbaglio», è la premessa di Luttazzi. Che poi spiega: «Mi accusano di aver compiuto un’elusione fiscale nel 2012 tramite la mia società. Ma sono arrivati alla denuncia conteggiando, come tasse non pagate, imposte, che la mia società aveva già pagato nel 2007... Alla vivace e comprensibile protesta del mio ottimo commercialista, il luogotenente che ha condotto l’indagine ha alzato le mani dicendo: Ma noi i conti del 2007 non li abbiamo controllati. Così mi ritrovo coinvolto in un processo penale che non sarebbe dovuto neppure cominciare».

Luttazzi spiega di aver fondato la Krassner non certo per eludere il Fisco, ma perché «obbligato dalla legge. Infatti un attore che fa monologhi può esibirsi in teatro solo se in possesso di un certificato di agibilità, che l’Enpals concede alle società, non al singolo». «Non fossero bastate le rendicontazioni puntuali dell’attività, sarebbe stato facile accertare che la mia società non era una scatola vuota chiedendo a uno qualunque dei tanti eatri in cui ho lavorato negli ultimi sette anni».