Detenuti armati di pennello per ripulire le strade dai graffiti

Accordo tra Comune e carcere: utilizzati anche in parchi e giardini

Rimini, i detenuti ripuliscono i muri

Rimini, i detenuti ripuliscono i muri

Rimini, 29 ottobre 2014 - L’hanno già fatto all’Idroscalo a Milano e a Bologna. E ora anche palazzo Garampi ‘arruola’ i detenuti per ripulire Rimini da scritte vandaliche e graffiti sui muri della città. Già entro la fine dell’anno un primo piccolo gruppo di carcerati dei ‘Casetti’ saranno utilizzati per togliere i graffiti per le strade e le piazze di Rimini, grazie all’accordo che è stato raggiunto tra l’amministrazione e la direzione del carcere.

«La richiesta ci è stata presentata in estate da Rosa Alba Casella, che è stata direttore della casa circondariale di Rimini fino a pochi mesi fa — spiega il vice sindaco Gloria Lisi — e l’abbiamo subito accolta: è un ottimo modo per i carcerati di restituire il loro debito verso la collettività. Due i motivi che ci hanno spinto a questa operazione. Da un lato, ci si era posti con il carcere la questione di come far passare il tempo ai detenuti che devono scontare pene minori, e rispetto ad altri devono restare per meno ore in cella. Dall’altro, c’era l’esigenza di coinvolgere i detenuti in in progetto che potesse aiutarli a reinserirsi e a non commettere altri reati, una volta fuori dal carcere». Ricorda la Lisi come «è dimostrato da vari studi che è il rischio di recidiva si abbassa per quei carcercati che hanno la possibilità di svolgere lavoro socialmente utili e attività di volontariato».

E’ nata così l’idea di affidare ai detenuti il compito di ripulire i monumenti e i muri della città dalle scritte vandaliche. «Diamo a loro un compito utile, e per il quale al momento il Comune doveva sempre rivolgersi a una ditta esterna. Potevamo far svolgere loro altri lavori, magari l’affissione di manifesti, ma abbiamo pensato sia più utile affidare ai detenuti mansioni che al momento non vengono coperte da nessuno all’interno del Comune». 

Oltre alle scritte, in futuro i detenuti potranno essere impiegati anche nella sistemazione di parchi e giardini, e in altri lavoretti di pubblica utilità. Con l’attuale direttore del carcere di Rimini, Gianluca Candiano, l’accordo c’è già, e verrà definito nei dettagli nei prossimi giorni. Ecco perché già a dicembre i primi detenuti dei ‘Casetti’ potranno iniziare il loro lavoro. Ma quali saranno i carcerati impiegati nell’intervento di pulizia? «Ci sarà — spiega ancora la Lisi — un’equipe interna al carcere, composta anche dagli ispettori di polizia penitenziaria, a decidere quali saranno i detenuti coinvolti, in base ai reati commessi, al comportamento tenuto nella casa circondariale, infine allo stato del loro procedimento. Si partirà con un gruppo di 5 o 6 persone. Ma il numero di detenuti potrebbe ampliarsi se le cose funzioneranno al meglio, come tutti noi auspichiamo».