Droga dello stupro, il racconto: "Così versava nei bicchieri il Ghb"

Ma lo spacciatore si difende: "Sono gay"

Droga nei drink

Droga nei drink

Misano (Rimini), 21 aprile 2015 - DA UN MESE gli davano la caccia. I carabinieri di Riccione volevano dare un nome ed un volto all’uomo o agli uomini che quattro settimane fa avevano portato il Ghb, ossia la droga dello stupro, all’interno di una nota discoteca sulle colline di Misano. 

Tutto era nato dalla denuncia di una ragazza della Bologna-bene che aveva raccontato ai militari dell’Arma di essere stata trascinata nel parcheggio del locale, ormai priva di coscienza, da uno sconosciuto che poco prima le aveva offerto un cocktail. Solo il provvidenziale intervento di una sua amica l’aveva salvata da una probabile violenza, facendo fuggire il misterioso accompagnatore.

E sabato notte alcuni carabinieri della compagnia di Riccione si sono appostati all’interno della discoteca, mischiandosi ai clienti alla ricerca della droga dello stupro. E l’hanno trovata addosso ad un 35enne bolognese che la teneva in un bottiglietta, nascosta negli slip dopo aver versato alcune gocce in diversi bicchieri.

«I miei uomini–racconta il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Riccione, Antonio Delise– verso mezzanotte e mezza si sono mescolati agli avventori della discoteca. Ovviamente indosssando abiti civili. Hanno cercato di individuare possibili sospetti, ma con un locale molto affollato non è tra le cose più semplici». Ma l’esperienza ha aiutato i militari dell’Arma: «I ragazzi si sono quindi piazzati, con una scusa, vicini ai bagni. Da sempre sappiamo che le toilettes sono il luogo privilegiato dove avvengono le cessioni di stupefacenti», spiega il capitano. 

Non era poi facile individuare chi potesse avere il Ghb, sostanza liquida ed incolore. Racconta, infatti, il capitano Delise: «La droga dello stupro è difficile da individuare, è incolore. Chiunque può dire di avere delle gocce medicinali, ma i miei uomini, all’improvviso, hanno visto un trentenne che versava qualcosa in alcuni bicchieri. Lo hanno tenuto d’occhio per qualche minuto. Poi lo stesso ne ha versate altre ad una coppia, un uomo ed una donna. Alla fine, sempre lo stesso soggetto, ha messo molte gocce in una bottiglietta d’acqua e poi ha nascosto il flaconcino negli slip. Così i carabinieri sono entrati in azione e l’hanno fermato». 

Il 35enne bolognese ha subito ammesso di avere del Ghb con sè: «E’ per mio uso personale, mi piace il sapore di quella sostanza», ha detto ai militari dell’Arma. Ieri mattina l’uomo è comparso davanti al giudice per la convalida del suo arresto: «Io sono gay–ha subito detto–non ero in discoteca a caccia di prede». Non ha però saputo giustificare il perchè di quelle gocce versate nei bicchieri di diversi sconosciuti. Il suo difensore ha chiesto i termini a difesa ed il 24 ricomparirà in aula. Ma gli inquirenti sono convinti che possa nascondere qualcosa o qualcuno.